Trenta violazioni al codice del consumo per un importo massimo di 700.000 euro, 8.678 mascherine, di cui 6.500 importate dalla Cina, sequestrate per un valore di mercato di oltre 33.000 euro e quattro persone denunciate per i reati di frode in commercio, frode nelle pubbliche forniture e immissione in commercio di prodotti privi della marcatura “CE”.
Sono i risultati dei controlli effettuati, su tutto il territorio regionale, durante l’emergenza epidemiologica dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Aosta sulla vendita di mascherine chirurgiche, dispositivi di protezione individuali e/o semplici mascherine filtranti.
L’obiettivo dei militari era di verificare il rispetto della normativa in materia di sicurezza prodotti e contrastare fenomeni speculativi generati dall’elevata domanda presente sul mercato.
Le Fiamme gialle hanno così scoperto mascherine spacciate per chirurgiche, ma assemblate con tessuti privi della reale capacità filtrante tale da garantire la sicurezza di chi le indossa.
Le mascherine sequestrate oltre a essere poste in vendita in diversi negozi valdostani erano in alcuni casi rivolte a studi medici e pubbliche amministrazioni.