Cala il sipario sull’edizione 2.0 del Conseil des Jeunes Valdôtains

Dopo tre giorni di dibattito, due sono state le mozioni approvate: uno per il rilancio della filiera agroalimentare e l'altro sul diritto all'istruzione.
Copia di CJV
Società

E’ calato ieri, mercoledì 29 luglio, il sipario sull’edizione 2.0 del Conseil des Jeunes Valdôtains. Dopo tre giorni di dibattito, due sono state le mozioni approvate: uno per il rilancio della filiera agroalimentare e l’altro sul diritto all’istruzione.

La prima iniziativa, approvata con dieci voti a favore e 2 contrari, si compone di sette punti volti a promuovere l’agroalimentare nel contesto pandemico e a garantire un futuro sostenibile a questo settore. Sono stati definiti dei nuovi criteri per l’acquisto e l’export dei beni della regione di fantasia di Valcéjinie e per l’importazione di beni stranieri, applicando una tariffa doganale, sono stati previsti dei contributi pubblici sia per rafforzare la competitività delle imprese agroalimentari che per assicurare la continuità nella produzione. Viene poi creata la certificazione di qualità “100% VAL” per tutelare la tipicità dei prodotti locali e istituito un organo di controllo, la “Valpoleat”.

La seconda mozione, sempre licenziato con 10 voti a favore due contrari, è formata da nove punti che incoraggiano l’innovazione didattica nella scuola dell’obbligo per permettere agli alunni di avere una conoscenza più approfondita del mondo. Viene suggerita la creazione del Comitato del cittadino responsabile, per seguire gli alunni in un percorso educativo per tutto l’anno scolastico, all’interno del quale un posto centrale è attribuito all”educazione ambientale e all’educazione alla cittadinanza. Sono inoltre previsti dei centri di aggregazione per i bambini e per i giovani per sviluppare il dialogo.

“Le CJV si conferma un luogo di formazione e informazione eccezionale – sottolinea il Presidente del CJV, Federico Borre -: grazie al dibattito e alla condivisione ci s’informa e grazie al contesto francofono inclusivo che è stato messo in piedi ci si forma. La decisione di spostare la simulazione sul web è stata sofferta, soprattutto a causa della mancanza di interazione umana, ma questi tre giorni di dibattito sono stati arricchenti e costruttivi, confermando l’importanza di questa esperienza”.

Oltre al Presidente Federico Borre, l’iniziativa ha visto quest’anno la partecipazione di Margaux Truc e Federica Foglia in qualità di presidenti delle due commissioni, Laurent Diémoz e Nicole Zemoz relatori delle mozioni,  Antonello Pistritto e Eloïse Villaz contro relatori delle mozioni, Giuseppe Grassi, Francesco Palumbo, Giada Pasquettaz, Sabrina Petey, Simone Scarpante e Claire Duclos (delegati del Parlement Jeunesse du Québec).

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