Aosta verso il ballottaggio Nuti-Girardini. Per i partiti è il momento delle scelte

Verso l'appuntamento elettorale del 4 e 5 ottobre partiti e movimenti, allo specchio, stanno decidendo se appoggiare il candidato della coalizione autonomista/progressista o quello di Rinascimento VdA. Una scelta non scontata che si incrocia con i destini di piazza Deffeyes.
Aosta, Comunali 2020
Politica

Il “day after” delle Comunali 2020 è il “day one” in cui si prepara il ballottaggio di domenica 4 lunedì 5 ottobre quando uno dei due candidati, Gianni Nuti e Giovanni Girardini, diventerà il nuovo Sindaco di Aosta.

Se le parti direttamente in campo – la coalizione formata da Progetto Civico Progressista, Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine da una parte e Rinascimento Valle d’Aosta dall’altra – sosterranno, a rigor di logica, i propri candidati, la posizione degli altri fattori in campo non è così scontata né di facile lettura.

Il tutto contando la partita che si gioca – in tempi e modi diversi – anche a Palazzo regionale.

Appena prima della fine dello spoglio Sergio Togni, candidato della Lega Vallée d’Aoste, diceva: “Adesso cercheremo di costruire un percorso assieme per andare al ballottaggio e cambiare il volto a questa città. Cercheremo di far capire ai cittadini aostani che vogliono cambiare che hanno la possibilità di farlo votando nella direzione giusta”.

Un’indicazione chiara da parte del Carroccio e è arrivata nel pomeriggio. “Rimaniamo convinti che la città di Aosta abbia espresso una chiara volontà di cambiamento, votando le liste che si sono opposte all’immobilismo e al malgoverno che ha caratterizzato il capoluogo negli ultimi anni. Per questo motivo – spiega il Segretario della Lega Vallée d’Aoste Marialice Boldi – al ballottaggio appoggeremo l’unica forza che rappresenta la discontinuità e la voglia di rinnovamento espressa dai cittadini aostani. La nostra indicazione di sostegno andrà quindi a Rinascimento Aosta e al suo candidato Sindaco Giovanni Girardini”.

Fratelli d’Italia, che esprimeva il candidato Sindaco Paolo Laurencet ed il Vice Renato Favre (in quota Forza Italia), sosterrà Girardini. Il coordinatore del partito Alberto Zucchi, infatti, spiega: “Siamo felici del risultato ad Aosta perché siamo partiti a zero da febbraio, e nel computo abbiamo raggiunto il 6% (che assieme ai voti di FI ha cubato un 12% totale, ndr.). Questo mi riempie di orgoglio e di linfa per poter proseguire. Senza se e senza ma, senza condizionamenti, senza accordi preventivi facciamo sincere congratulazioni a Rinascimento e invitiamo gli elettori a dirigersi verso chi, per ovvietà e comunanza di programma, va nella nostra stessa direzione. Non ho ancora incontrato il candidato Girardini, ma la mia indicazione politica non può che andare in questo senso”. Stessa linea che arriva anche da Forza Italia.  “Il nostro posizionamento è chiaro: come Forza Italia Valle d’Aosta non possiamo che sostenere il progetto che si colloca all’insegna del rinnovamento e con il quale abbiamo numerosi punti programmatici in comune” sottolinea il coordinamento regionale.

L’area opposta è al lavoro, ma non c’è niente di scontato. Francesco Rappazzo, candidato Vicesindaco per Potere al Popolo, non siederà in Consiglio, ma nel suo movimento c’è fermento: “Abbiamo bisogno di tempo – spiega –, ci stiamo confrontando e stiamo imbastendo la cosa. Siamo in una fase un po’ delicata e stiamo valutando attentamente la gravità della situazione”.

Le distanze con la coalizione che sostiene Nuti ci sono tutte – bisogna capire quanto “siderali” – e domani potrebbe essere il giorno in cui Potere al Popolo si esprimerà. Per ora nulla si muove, ed il movimento sta decidendo se “turarsi il naso” o lasciare ai propri elettori carta bianca.

Opzione, questa, sulla quale ha virato il Partito comunista italiano, che in un post su Facebook scrive che “Tra due brutte destre, siano altri a decidere, non è compito dei Comunisti”. Interpellati confermano: “Invitiamo a votare. Non diamo indicazioni di voto, siamo lontani dai programmi di entrambi. Questa è la linea del Partito nazionale sui ballottaggi tra centrodestra e centrosinistra”.

Gianni Nuti e Giovanni Girardini
Gianni Nuti e Giovanni Girardini

Il nodo regionale

A complicare le cose, e non poco, c’è la formazione del prossimo governo regionale. Tra i primi “spifferi” sulle trattative in corso si intravede la possibilità che la Lega, che in piazza Deffeyes ha fatto il pienone con 11 consiglieri, possa rimanere in minoranza nonostante sia il gruppo di gran lunga più numeroso ad entrare in aula.

Un accordo tra Progetto Civico Progressista, Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine/Stella Alpina/Italia Viva – gli stessi che sostengono Nuti ad Aosta – cuberebbe a 18 consiglieri, con la possibilità di trovare un aggancio con Vallée d’Aoste Unie per arrivare ad un potenziale 21 e “blindare” una maggioranza altrimenti – e come negli ultimi anni – appesa ad un solo voto.

Se questo fosse lo scenario la Lega potrebbe appoggiare ufficialmente Girardini e restituire il “maltolto” agli avversari, Progetto Civico – al cui interno c’è il Pd – in testa.

Il nuovo Consiglio comunale

Il ballottaggio, dipendentemente dal risultato, disegnerà due Consigli comunali molto diversi. Ci vince prende i due terzi dei consiglieri, ovvero 18, contro i 9 che rimangono per l’opposizione.

Vincesse Girardini la sua lista, Rinascimento, non essendo in coalizione, entrerebbe d’infilata con 18 consiglieri (oltre il Sindaco e la Vice Balbis), ovvero Eleonora Baccini (251 preferenze), Cristina Dattola (205), Corrado Pallais (126), Alex Del Grande (118), Enrico Allera Longo (108), Françoise Pennacchioli (101), Federico Marchetti (96), Luca D’Agostino (80), Roberto Di Francesco (80), Mirko Fresia Paparazzo (80), Marco Peloso (78), Cristina Cominolo (74), Stefano Cavallero (71), Daniela Pagani (70), Luigi Macrì (64), Philippe Trossello (64), Edoardo Fornasiero (63) e Adriana Bassino (60).

In minoranza finirebbero invece Nuti e la sua candidata Vice Josette Borre (Uv), assieme ai due di Progetto Civico Loris Sartore (404) e Clotilde Forcellati (305) e Alina Sapinet (303), in quota Union. Tre invece i leghisti, con i due candidati Togni e Bruno Giordano assieme all’ex consigliera comunale di Sarre Sylvie Spirli (160). Per Fratelli d’Italia, invece, entrerebbe il solo candidato Sindaco Paolo Laurencet.

Assai diversa la geografia in caso di vittoria di Nuti, con una maggioranza formata anzitutto dallo zoccolo duro di 11 consiglieri del Progetto Civico: Sartore e Forcellati assieme a Cecilia Lazzarotto (305), Luca Tonino (219), Samuele Tedesco (204), Sarah Burgay (191), Antonio Crea (178), Fabio Protasoni (166), Serena Del Vecchio (145), Gianluca Del Vescovo (142) e Paolo Tripodi (129).

Per Uv entrerebbero, oltre a Sapinet, Laurent Dunoyer (284), Franco Proment (210), Josette Grimod (157) e Giuliana Rosset (88), mentre per Alliance Corrado Cometto (112) e Pietro Varisella (105).

Con Girardini all’opposizione per Rinascimento entrerebbero anche la candidata Vice Balbis, Baccini e Dattola, mentre la Lega resterebbe sempre con tre consiglieri: Togni, Giordano e Spirli. Il paradosso è invece quello del Centro destra perché, nella ripartizione dei seggi, con la vittoria di Nuti i posti a disposizione per Fratelli d’Italia e Forza Italia diventerebbero due ed oltre a Laurencet entrerebbe Renato Favre, che era candidato a Vice.

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