La frase che, forse meglio di qualunque altra, racconta l’incontro di questo pomeriggio tra il “Gruppo dei 14” – formato dalle delegazioni di Union Valdôtaine, Alliace Valdôtaine/Stella Alpina e Vallée d’Aoste Unie – e la Lega Vallée d’Aoste arriva dall’invitato che non ti aspetti, quel Bruno Milanesio che, uscendo dalla sede aostana di SA, dice: “Forse è finita l’Era glaciale’”.
A torto o a ragione, la delegazione della Lega – la Segretaria Boldi e i consiglieri regionali uscenti (e rientranti) Spelgatti, Manfrin, Aggravi, Distort e Sammaritani –, dopo il “tête-à-tête” con la compagine autonomista, se non è raggiante è almeno serena.
Boldi spiega: “È stato un confronto basato su temi fondamentali programmatici per andare a formare un governo. Ci siamo confrontati anche su un inquadramento politico generale, e questo prevede un incontro successivo previsto per la prossima settimana”.
Incontro ancora da segnare sui rispettivi calendari: “Dalla nostra base abbiamo avuto già un ampio mandato per andare avanti – aggiunge Boldi dopo le quasi due ore di riunione –, loro vogliono ora confrontarsi con le rispettive basi che li compongono. C’è stato un clima di confronto su diverse tematiche e sono stati affrontati i punti più grossi che si sono riservati di approfondire. Se guardiamo i nostri programmi, che sono tutti pubblici, sono più i punti di contatto che quelli di distanza”.
Le convergenze di programma e quelle politiche
Il “Gruppo dei 14”, anzitutto, emana una nota appena chiuso l’incontro: “In vista della formazione di un nuovo governo regionale e della sua maggioranza, si è concluso il primo ciclo di incontri dell’area autonomista con le altre rappresentanze in Consiglio. Dopo un primo incontro col Progetto Civico Progressista e con Pour l’Autonomie è stato oggi la volta della Lega VdA. Domani un’assemblea più allargata della delegazione dell’area autonomista darà le sue valutazioni per i prossimi incontri”.
Stessa linea che segue il Presidente dell’Union Valdôtaine Erik Lavévaz, che all’uscita dalla sede di Stella spiega: “Quello di oggi è stato un incontro proficuo, partendo dalle posizioni che ci dividevano di più e facendo qualche affondo su quelle programmatiche. Finiti i confronti domani faremo le valutazioni, ma quello di oggi non era certo un incontro di cortesia”.
Gli autonomisti però, assicura Lavévaz, non giocano su due piani: “Non so se Progetto Civico Progressista e Lega siano equidistanti – spiega –, sono due trattative aperte. Su una siamo più vicini dal punto di vita del programma, sull’altra dal punto di vista generale. Bisognerà decidere dopo un confronto con le nostre basi”.
Nessuna fretta
Trattative aperte che possono significare una cosa: il Consiglio regionale previsto per il 20 ottobre potrebbe aprirsi con il giuramento e chiudersi subito, con un governo ancora tutto da decidere.
Lavévaz lo spiega: “L’obiettivo di arrivare pronti il 20 sarebbe il massimo, ma non è detto che per allora sarà tutto pronto. Non dobbiamo arrivarci a tutti i costi né fare le cose di corsa, perché qui bisogna costruire per governare cinque anni”.