Ho appena letto il vostro articolo. Per quanto possa valere vorrei riportare la mia esperienza con “Immuni”. Pochi giorni fa ho avuto una notifica da parte della app su un mio contatto stretto con una persona positiva al Covid-19. La segnalazione era corretta perché ho avuto conferma della positività del soggetto da chi come me ne era entrato in contatto.
Come da indicazioni della app, dopo essermi messa in isolamento, ho contattato subito il mio medico che dopo aver espresso le sue perplessità sul sistema di tracciamento e dopo avermi chiesto se avevo sintomi, non avendone, mi ha detto che non poteva prescrivermi il tampone, che avrei potuto con qualche precauzione fare la vita di sempre controllando l’insorgenza di eventuali sintomi, che se avessi deciso di recarmi al lavoro, non potendo certificare nulla, avrei dovuto prendere ferie o valutare con il mio datore di lavoro il da farsi.
Non voglio, con questa lettera, esprimere alcun giudizio sulla app o sulle risposte che ho avuto, ma riportare un’esperienza in cui, come credo molti altri, ho dovuto decidere io, su basi soggettive, insieme alle persone con cui convivo, come comportarmi; se auto-isolarmi o meno e quali misure adottare, ben sapendo che pur senza sintomi potrei essere positiva al Covid-19. Il messaggio che mi è arrivato da questa esperienza è di una totale incoerenza delle indicazioni che molti di noi stanno ricevendo, lasciando spesso ad ognuno l’interpretazione personale.
Seppur cosciente della complessa situazione in cui ci troviamo riterrei fondamentale ricevere delle indicazioni e linee comuni chiare e coerenti per tutti.
Ringrazio per l’attenzione, spero di non avere portato via del tempo con questa segnalazione che forse è più uno sfogo personale.
Cordiali saluti,
Lettera firmata
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Stessa esperienza ma ho fatto un tampone privato. L’app immuni può essere utile solo se obbligatoria e se il giorno dopo la notifica viene fatto il tampone. L’ho cancellata