Sarà la chiesa Matrice di Cittanova (Reggio Calabria), dove l’uomo era residente, ad accogliere nella mattinata di domani, giovedì 18 febbraio, il funerale di Giuseppe Dagostino, l’operaio 43enne che ha perso la vita venerdì scorso in un incidente sul lavoro in Valle d’Aosta, precipitando nell’orrido di Pré-Saint-Didier. La Procura, svolto l’esame autoptico disposto nell’ambito del fascicolo aperto per omicidio colposo (a carico di ignoti), ha concesso il nullaosta alle esequie.
L’uomo, secondo la ricostruzione iniziale, era caduto per circa 200 metri fino a finire nel torrente, dopo essersi allontanato, per espletare un bisogno, dall’area di cantiere sulla Statale 26 in cui era impegnato con alcuni colleghi di un’impresa di Saint-Vincent, oltrepassando la barriera laterale della strada. Uno scenario avvalorato dalle risultanze – anticipate al pm Luca Ceccanti, titolare dell’indagine – dell’autopsia svolta dal medico-legale Serena Curti, che lavorerà ora al completamento della relazione, per cui il decesso viene ricondotto al politraumatismo subito dall’operaio.
Dagostino, che era domiciliato in Valle, lascia la compagna Mirella, aostana, una figlia, un fratello ed i genitori. Gli accertamenti sull’accaduto sono stati svolti inizialmente dai Carabinieri della stazione di Morgex e poi passati al dipartimento Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Unità Sanitaria Locale della Valle d’Aosta. I lavori per cui DAgostino stava intervenendo, in una mattinata di scarsa visibilità e suolo reso scivoloso dal ghiaccio, erano stati affidati all’impresa dall’Anas, che ha annunciato un’indagine interna.