“Un reale cambio di passo verso la montagna”. E’ quanto ha chiesto Albert Lanièce al presidente del Consiglio Mario Draghi, astenendosi oggi al Senato nel voto di fiducia al suo governo.
Nell’intervento del senatore valdostano non poteva mancare un affondo sul nuovo stop alla riapertura degli impianti sciistici.
“La scelta del governo di riconfermare la chiusura degli impianti a fune per lo sport amatoriale, che per noi non è solo divertimento ma è soprattutto lavoro, ha creato nei territori grandissima rabbia e perplessità”. Il metodo adottato – una comunicazione del Ministro Speranza domenica sera, a poche ore dalla riapertura – “ha determinato incredulità, perdita di credibilità nell’istituzione, la sensazione di essere poco rispettati”.
Lanièce ricordando gli investimenti fatti dalle società e dalle attività turistiche funzionali alla riapertura ha chiesto, quindi, a Draghi di porre grande attenzione ai ristori per i territori montani.
“Le mie considerazioni verso di lei sono altissime, vista la sua grande autorevolezza internazionale, e rispetto altresì la scelta fatta dal presidente della Repubblica Mattarella per superare questo difficile momento – ha scandito il senatore – ma mi corre l’obbligo di portare in quest’aula la rabbia e la delusione che c’è nel mio territorio, la Valle d’Aosta, in questo momento. Io credo che parallelamente agli sforzi che si stanno facendo dal punto di vista sanitario, in primis per quanto riguarda il piano vaccinale, sia quantomeno necessario, quanto prima, dare risposte e riscontri concreti ai territori e aiuti economici alle tante troppe famiglie che sono in difficoltà”.
Proprio sulla partita dei ristori, così come su quella sanitaria, secondo Lanièce si giocherà la fiducia al Governo Draghi.