Sui falsi positivi rilevati a Gressoney-Saint-Jean sul set del film Gucci è arrivato oggi un incontro chiarificatore fra Irv e Usl. Ieri le due parti erano distanti, con la prima sicura dell’esito dei tamponi fatti nei giorni scorsi dal suo personale e refertati a Chieri e i secondi altrettanti certi dell’errore.
“L’incontro è stato utile – sottolinea il Direttore generale dell’Azienda USL, Angelo Pescarmona – al fine di condividere il concetto che ogni volta che l’andamento degli esiti degli esami da tamponi Covid-19 evidenzi modificazioni repentine delle curve di positivi, è corretto mettere in atto una seconda verifica”.
Irv e Usl hanno, quindi, concordato un percorso di condivisione e scambio di informazioni per garantire in futuro il continuo miglioramento della qualità degli esiti. Nel frattempo però la produzione del film americano ha rescisso il contratto con l’Irv, appoggiandosi ad un altro soggetto per testare le persone coinvolte in questi giorni nelle riprese.
Il caso dei falsi positivi al Covid era scoppiato martedì in una Valle del Lys che si preparvaa ad entrare in una sorta di “bolla” per le riprese del film “Gucci” di Ridley Scott.
Da una settimana comparse e maestranze locali, ingaggiate dalla produzione, vengono sottoposte a intervalli regolari di circa 72 ore a tampone molecolare. I test eseguiti lunedì dall’Irv e refertati in un laboratorio di fuori Valle hanno segnalato il giorno successivo 16 persone positive al Coronavirus, alcune residenti a Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité. Un dato preoccupante che ha fatto scattare un campanello d’allarme nelle autorità sanitarie locali che hanno quindi chiamato i positivi ad eseguire un nuovo tampone di controllo al Drive-In di Aosta. Risultato: su 16 positività soltanto una è stata confermata. “Il numero di positivi aveva destato molti sospetti – spiega il Direttore Sanitario dell’Azienda Usl, Maurizio Castelli – soprattutto perché tranne uno, tutti gli altri erano asintomatici. Per questo gli abbiamo chiesto di venire ad Aosta per sottoporsi ad un tampone di controllo”
L’azienda Usl ha chiamato giovedì a sottoporsi ad un nuovo tampone di controllo anche gli altri nove positivi emersi ieri e l’esito, arrivato in serata, è per tutti negativo. Altre sei tamponi, effettuati dal medesimo istituto privato, sono stati sottoposti oggi a verifica.
I due sindaci di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité, che martedì avevano firmato le relative ordinanze di isolamento domiciliare, nella serata di mercoledì 3 marzo, hanno dovuto revocare le stesse.
Non è la prima volta che vengono segnalati dei casi di falsi positivi, era già accaduto nel dicembre scorso in ospedale quando ci fu un problema con la macchina di refertazione. L’Usl ha segnalato la questione al centro privato incaricato dalla produzione del film di eseguire i tamponi.
Comparse e maestranze, così come alcuni addetti degli alberghi risultati positivi hanno potuto tornare a lavorare, sperando di poter intravedere seppur da lontano le star hollywoodiane in arrivo nella Valle del Lys. Le misure di sicurezza saranno, infatti, massime. Come riportato sul sito del Comune di Gressoney-Saint-Jean da domani, venerdì 5 marzo saranno intensificati i controlli per il rispetto delle norme anti Covid-19, con l’attivazione di posti di blocco lungo la S.R. 43 e 44 da parte di tutte le forze dell’ordine. L’invito alla popolazione “e tutti coloro che intendono raggiungere le nostre località” è a rispettare scrupolosamente le regole sugli spostamenti in vigore tenuto conto della disciplina nazionale e delle regole vigenti nella regione di appartenenza.
Sabato 6 marzo inoltre è prevista una momentanea sospensione della circolazione dei veicoli per consentire le riprese del film sulla strada regionale che porta a Gressoney-La-Trinité. Qui in particolare dovrebbe essere posta la frontiera italo svizzera (NdA sul grande schermo i paesi appariranno come Sankt Moritz). Altre limitazioni su strade comunali sono state previste da due ordinanze firmate dal sindaco di Gressoney-Saint-Jean.