Agricoltura, Lanièce incontra il Ministro Patuanelli. Sul tavolo i problemi del settore in Valle

Stamattina il senatore valdostano ha incontrato il Ministro alle Politiche agricole. Tra i temi trattati, il riparto del Fondo europeo per lo sviluppo rurale, i pagamenti residui del Psr e di Agea, ma anche i riconoscimenti per la "Mela Valle d'Aosta", il Miele Dop e la viticoltura eroica.
L'incontro tra il senatore Albert Lanièce ed il Ministro Stefano Patuanelli
Politica

“Il Ministro ha garantito il suo massimo impegno per riuscire a trovare la risoluzione migliore ai problemi e a realizzare gli ambiziosi obiettivi della nostra agricoltura alpina”. Questa la rassicurazione a seguito dell’incontro, nella mattinata di oggi, data al senatore valdostano Albert Lanièce dal Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli.

“L’incontro – spiega il parlamentare unionista – si è focalizzato sulle tematiche più rilevanti dell’agricoltura valdostana, così come concordato con l’Assessore Davide Sapinet: il riparto del Fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEARS) che concerne la nostra Regione, i pagamenti residui della campagna 2019 del Programma di sviluppo rurale (PSR), i rapporti con l’Agea con la finalità di riuscire a rendere sempre più efficienti le istruttorie delle domande e arrivare i relativi pagamenti”.

“Si tratta di temi molto sentiti dai nostri agricoltori, sopratutto in questo momento di crisi pandemica”, prosegue Lanièce, che aggiunge come l’incontro sia stato anche “l’occasione per informare il Ministro sul percorso che l’Assessorato sta facendo  per ottenere l’Indicazione Geografica ProtettaMela Valle d’Aosta’, con il supporto della Cofruits e dell’Institut Agricole Régional, per intraprendere  l’iter di riconoscimento del Miele DOP e la modificazione del disciplinare della fontina, argomenti per i quali sarà importante interfacciarsi con il Ministero”.

Non solo: “L’incontro – chiude il senatore – si è concluso sottolineando la valorizzazione della viticoltura eroica di montagna, così come l’instancabile e prezioso lavoro del Cervim, e la necessità di seguire, a livello ministeriale, la conclusione del percorso della costituzione del Consorzio di tutela della DOC Valle d’Aosta voluta dalla Vival, l’associazione dei viticultori valdostani”.

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