Covid, docente escluso dal concorso perché in isolamento, il Tar: serve prova suppletiva

Il candidato alla selezione straordinaria in corso si è rivolto al Tar, impugnando gli atti della procedura. Per i giudici, la Regione “in accordo con i competenti uffici ministeriali” dovrà “porre in essere quanto necessario” per il recupero del test.
Scuola vuota
Cronaca

La Regione, “in accordo con i competenti uffici ministeriali”, dovrà “porre in essere quanto necessario” al fine di tenere una prova scritta suppletiva per la classe di scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche del concorso straordinario per l’immissione in ruolo di docenti della scuola secondaria. L’“ordine” arriva dal Tar della Valle d’Aosta, pronunciatosi sull’istanza sospensiva di un candidato, impossibilitato a presentarsi all’appuntamento originariamente previsto dal bando per lo scorso 19 febbraio, perché sottoposto ad isolamento domiciliare in applicazione dei protocolli Covid-19.

L’ordinanza del Tribunale amministrativo è di ieri, martedì 20 aprile. In essa, i giudici definiscono la mancata partecipazione del ricorrente “causa di forza maggiore” e considerano che “l’oggettiva impossibilità” di sostenere il test “giustifica la richiesta di poter sostenere una prova suppletiva”. Questa, peraltro, “deve essere garantita attraverso una misura propulsiva per soddisfare l’interesse dell’istante a partecipare alla selezione prima che questa si concluda definitivamente”.

Pertanto, “preso atto di quanto affermato” dalla Regione Valle d’Aosta (costituitasi nella controversia attraverso l’avvocatura interna, ndr.) circa “l’impossibilità di provvedere autonomamente a consentire” la prova supplementare, e considerato che “già in data 9 aprile 2021 l’Amministrazione” aveva “rappresentato nelle sedi opportune” la necessità di offrire al candidato impossibilitato la possibilità di recuperare, piazza Deffeyes dovrà procedere “in accordo” con il Ministero affinché “questa richiesta sia adempiuta”.

Ad oggi, quello dell’insegnante assistito dall’avvocato Sacha Bionaz è l’unico ricorso che ha sollevato, dinanzi al Tribunale amministrativo regionale, la questione della mancata partecipazione per isolamento Covid-19 al concorso straordinario docenti. L’impugnazione riguarda, tra l’altro, gli atti istitutivi della procedura e il calendario della prova scritta (della classe di concorso per cui concorre) laddove non sono state previste opportunità alternative per i candidati sottoposti a misure di contrasto e contenimento del nuovo Coronavirus. Con l’ordinanza di ieri, i magistrati hanno anche fissato la trattazione del merito del ricorso al 13 luglio prossimo.

Soddisfatto il Savt: ” Il tema può essere affrontato con fiducia”

“Con la pronuncia di ieri – dichiara Luigi Bolici, segretario del Savt-École – è stata intanto dimostrata la plausibilità delle doglianze di coloro che, a causa dell’epidemia e senza nessuna responsabilità propria, sono stati indebitamente esclusi dal Concorso. Inoltre, questo primo incoraggiante esito cautelare testimonia che il tema può essere affrontato con fiducia e se ci sono insegnanti titubanti potranno rifletterci ed eventualmente contattarci”. Nel provvedimento del giudice amministrativo è anche riconosciuto che l’amministrazione scolastica regionale risulta vincolata al Ministero dell’Istruzione per lo svolgimento della procedura concorsuale. “A questo proposito – aggiunge Bolici – ribadiamo l’urgenza che vengano riconosciute alla nostra Regione, mediante un’apposita norma di attuazione, le competenze per bandire ed organizzare autonomamente i concorsi per il reclutamento del personale scolastico”.

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