Come vengono fatte le espadrillas? L’interessante storia delle scarpe spagnole

Le espadrillas mettono il buon umore, come la stagione in cui si portano. Sono anche perfette da portare in valigia: occupano pochissimo spazio.
Espadrillas
Curiosità

Summertime and the livin’ is easy, intona una bella canzone di George Gershwin. Le espadrillas sono proprio come questa canzone! Innanzitutto tornano di moda ogni anno e  sono easy, comode e fresche. Come non considerare poi che vanno bene su tutto, su un outfit casual come su uno elegante? Le espadrillas mettono il buon umore, come la stagione in cui si portano. Sono anche perfette da portare in valigia: occupano pochissimo spazio. È impossibile non amarle!

C’era una volta…

La moda le propone sia per il femminile che per il maschile: le espadrillas uomo sono una garanzia quando lui non sa cosa mettersi perché magari ha caldo ma deve essere elegante e  non ha tempo da dedicare a cosa indossare. Fatte di due semplici materiali (cotone e corda), molti ignorano la storia che le ha portate fino a noi. Che è non meno interessante della calzatura stessa. Avventuriamoci allora alla scoperta della nascita delle espadrillas, molto più antiche del brano di Gershwin!

Tanto tempo fa, nella lontana (ma non poi così tanto) Spagna… sì, tanto tempo fa quando? Beh, secondo il ritrovamento archeologico avvenuto nella Grotta dei Pipistrelli a Zuheros (in Spagna) si va al 2000 a.C. Se volete vedere con i vostri occhi potete ammirare questo reperto, che  è l’espadrilla più antica finora ritrovata, presso il Museo Archeologico di Granada.

La parola “espadrillas” deriva dal catalano “espardenya”, poi modificato nel francese “espadrilles”; il significato è “scarpa fatta di sparto” (lo sparto era il materiale che si usava per le corde). Quindi, basandosi sull’aspetto etimologico, si può pensare che le espadrillas siano originarie della Catalogna, dove si sa per certo che venivano adoperate dai perscatori nel 1200 d.C. Erano usate anche dai contadini, grazie al basso costo economico. Ma come sono arrivate, da un tempo così lontano fino a noi? Questo è un’altro pezzo della storia…

La scommessa della famiglia Castañer

È stata la famiglia Castañer  a scommettere per prima sulle espadrillas. Bisogna andare al 1776 quando Rafael le propone nella sua bottega artigianale. Il successo arriva più tardi, esattamente nel 1927 quando un altro Castañer, Luis, apre insieme al cugino Tomas Serra un’attività dedicata alla produzione delle espadrillas a Girona (torna di nuovo la Catalogna). L’impresa riesce, tanto che negli anni Quaranta le espadrillas appaiono nei film hollywoodiani (nel 1948 sono ai piedi di Lauren Bacall nella pellicola L’isola di Corallo)  ma è nel 1956, quando Grace Kelly le indossa in Caccia al ladro di Alfred Hitchcock, che esplode il fenomeno che conosciamo ancora oggi. Dopo di lei, moltissime le dive che le hanno proposte, tra cui Brigitte Bardot.

L’incontro tra Yves Saint Laurent e la famiglia Castañer

È il 1972 l’anno in cui Lorenzo e Isabel Castañer collaborano con Yves Saint Laurent e creano l’iconico modello con la zeppa, elevando le espadrillas di ben cinque cm. Il resto è storia: il modello viene reso iconico da Diane Keaton che le indossa nel film Provaci ancora, Sam e da quel momento in poi le espadrillas diventano capo alla moda portato da tutti, uomini e donne, interpretato da tutte le case di moda.

L’azienda della famiglia Castañer esiste ancora oggi e le espadrillas sono destinate a essere immortali, proprio come la canzone di Gershwin.

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