“Madre Coraggio e i suoi figli” di Bertolt Brecht porta in scena l’immortalità del teatro

Nell’ambito della sezione teatro della Saison Culturelle martedì 10 e mercoledì 11 marzo in scena sul palco del Teatro Giacosa di Aosta uno dei più celebri drammi brechtiani. Attori superbi in scena per un dramma quanto mai attuale e immortale.
Cultura
“Intervenire sulla scrittura di un testo famoso come Madre Coraggio e i suoi figli di Bertolt Brecht non è stata impresa facile. Sono occorsi mesi di lavoro e, lasciandomi condurre da una traduzione dall'originale tedesco fatta da Roberto Menin, ho da subito cercato un varco per entrare in questa grande opera, per tentare di seguire le orme del grande drammaturgo, per udirne il respiro, per sentire le parole dei personaggi del dramma pronunciate da BB in persona”. Note di regia che forniscono un assaggio di ciò che vedremo sul palco del teatro Giacosa di Aosta martedì 10 e mercoledì 11 marzo alle ore 21. Per la sezione Teatro della Saison Culturelle va in scena infatti uno dei più celebri drammi brechtiani, scritto nel 1939 durante l’esilio in Danimarca, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale.
Protagonista della scena è Anna Fierling, impavida vivandiera che con i suoi tre figli, che le fanno compagnia e il suo carro sgangherato, si muove tra assedi di città e massacri di inermi per portare a termine il suo lavoro al seguito degli eserciti in lotta. Il periodo storico in cui si svolge la vicenda è la guerra dei trent’anni (1618-1648).

Anna Fierling sa che la guerra è una brutta faccenda, ma non ne ha paura; anzi, la considera un’ottima occasione per realizzare buoni affari. E sono infatti gli affari che vengono prima di tutto e, pur essendo bravissima nel suo “lavoro”, ciò non toglie che esso si basi prevalentemente sulla miseria e sulla sventura degli altri.  I tre figli, che hanno tre cognomi diversi considerato che Madre Coraggio non ricorda nemmeno i nomi dei padri con certezza, sono
Schweizerkas, il figlio buono e onesto che, per troppa onestà, si farà uccidere da un sergente disonesto; Eilif, forte e robusto, che aiuta la madre a spingere il carro e a fare affari, ma il brigadiere e il reclutatore lo porteranno via, arruolandolo nell'esercito. Anche Eilif sarà poi processato e ucciso come criminale per le azioni commesse in guerra. Infine c’è Kattrin, la figlia muta, che sente di essere un grave peso per la madre, vive nella speranza della pace che difficilmente potrà arrivare così come il marito che lei sogna. Sarà l'unica vera eroina di tutta questa tragedia! Morirà per salvare la città e fermare la guerra.

Fin dalle sue prime rappresentazioni, questo dramma ha rappresentatno un campo d'indagine e di proiezioni spesso contrastanti sul valore simbolico della protagonista e del testo. Un'opera di grande attualità, in un momento come quello presente, in cui la maggior parte delle guerre si combattono per motivi economici.

“Madre Coraggio e i suoi figli” è un grande, corale affresco contro l’assurda mostruosità della guerra e la stupida ottusità di quanti, accettandola, la rendono possibile. Questa nuova edizione realizzata da Gli Ipocriti è anche una superba prova d’attore per Isa Danieli e i suoi eccellenti compagni di scena. La rielaborazione del testo è di Antonio Tarantino sulla traduzione di Roberto Menin. In scena Isa Danieli, Alarico Salaroli, Marco Cannoni, Lello Serao, Arianna Scommegna. Regia di Cristina Pezzoli, scene Bruno Buonincontri, musiche Pasquale Scialò, costumi Gianluca Falaschi, luci Cesare Accetta.

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