Chi sono i valdostani? Come si forma l’identità valdostana e quali sono gli elementi che contribuiscono alla sua creazione? A rispondere a queste domande e a molte altre ci prova La Fleur de la Canaille, il secondo libro del giornalista e professore di lettere Lorenzo Piccinno.
Tre binari e una linea cronologica lunga 3 secoli conducono il libro di Piccinno nel suo percorso: la questione linguistica, la questione politica e le varie ondate di immigrazione in ingresso e in uscita. Nell’opera la questione identitaria viene individuata, sviluppata e vivisezionata, come base per capire meglio perché i valdostani e la Valle d’Aosta sono arrivati fin qui. E come. La linea cronologica arriva anche a toccare momenti molto più vicini ai giorni nostri, come la nascita dell’Union Valdôtaine, la sua crescita, la sua mutazione e infine la sua caduta anche per via degli agenti esterni che ne hanno modificato il dna.
Non mancano poi riferimenti a dati e numeri sul riparto fiscale, materia molto cara all’autore (il suo primo libro è C’era una volta Mamma Regione, End Edizioni, 2015, ndr), oltre che una bibliografia importante che si basa su Omezzoli, Stuart Woolf e tanti altri.
Conoscere ciò che è stato per capire il presente è l’esercizio che l’autore fa e invita chi leggerà il libro a fare, per non rimanere in superficie, ma cercare di approfondire e capire come la Valle d’Aosta è diventata la regione che conosciamo ora e forse cercare di ipotizzare come potrebbe diventare in futuro o cambiare rotta.
Il libro verrà presentato ancora domani, mercoledì 1 settembre, alle 20.45 a Chatillon nell’ex Hotel Londres.