"Esprimiamo a nome di tutti – si legge ancora nella nota del sindacato – la rabbia per essere stati abbandonati a noi stessi. Nessuno sembra essersi accorto che il carcere di Aosta può tranquillamente essere definito 'terra di nessuno', un vero e proprio 'colabrodo'". La polemica è riferita in particolare al piano ferie delle guardie carcerarie, affisso lo scorso 1° luglio, un piano ferie che, come evidenzia la nota “presenta sconcertanti lacune e disequità; invitiamo quindi l'attuale Direttore, in missione, ad una immediata rivisitazione dello stesso".
Intanto, all’orizzonte il direttore del Carcere di Brissogne Salvatore Mazzeo, su “La Stampa” di sabato 4 luglio scorso si dice preoccupato per le possibili conseguenze del “Pacchetto sicurezza” approvato dal Governo: la paura è di un ulteriore sovraffollamento dell’istituto penitenziario valdostano.
Il carcere ha 261 detenuti contro una capienza massima di 100: 156 sono detenuti stranieri. Ogni camera, progettata per 1 detenuto, ne contiene 2. La maggior parte sono stranieri e arrivano da altre carceri del Piemonte. Il sovraffollamento delle carceri per il direttore Mazzeo è dovuto “Ad una tendenza dell’uso smodato verso il carcere: si chiede il carcere per i graffitari, per i mendicanti, per chi imbratta i muri. – dice Mazzeo – Mi pare che questa linea politica generi soltanto sovraffollamento e una tensione ad altissimi livelli tra detenuti e la polizia penitenziaria, già penalizzata da carenza di personale”.