Da Legambiente la Bandiera Verde al gruppo di acquisto solidale “A tutto GAS Pont-Saint-Martin”

Due Bandiere Verdi sono state assegnate quest’anno in Valle, e 18 in Italia. Una di queste è andata al gruppo di acquisto solidale di Pont-Saint-Martin. Il riconoscimento è stato consegnato ieri, sabato 13 novembre, all’area picnic di Donnas, dove si è organizzata per l’occasione una “Festa dello scambio e del baratto”.
La Bandiera
Società

Compare sotto un tappeto di gialle foglie rafferme un’intermittenza di oggetti in transito. I maglioni piegati sono inframezzati da pile di giochi e più in là qualche libro aspetta un nuovo proprietario, a fianco di altri oggetti: da bicchieri a piccoli elettrodomestici. In un angolo, su un tavolo dell’area picnic, una cesta di castagne, rettangoli di formaggio e briciole di torta di mele. Appesa, campeggia la bandiera verde appena ricevuta

La Bandiera Verde di Carovana delle Alpi
La Bandiera Verde di Carovana delle Alpi

“La giornata di oggi prevedeva di portare e scambiare vestiti, oggetti, giochi, semi, valori, idee… intendevamo infatti uno scambio a tutto tondo” spiega Michela Herera, una degli otto referenti del gruppo “A tutto GAS Pont-Saint-Martin”, l’organizzatore dell’evento: una festa dello scambio e del baratto. L’iniziativa di sabato è stata un primo esperimento e, oltre ad aver offerto una possibilità di riutilizzo di oggetti, ha costituito un pretesto per spargere la voce dei progetti del gruppo. 

Ciò che è avanzato dallo scambio verrà messo a disposizione della Caritas Diocesana, “se li vorrà. Altrimenti cercheremo di valorizzare al massimo tutto quello che rimane affinché possa mantenere il suo valore e non venga gettato” dichiara Michela “facciamo del nostro meglio affinché non ci sia dello spreco”. La referente riconosce che c’è stata una buona adesione all’iniziativa, ma spera che si sviluppi una “cultura locale”, che le persone non abbiano paura di scambiare, e che possano nascere altri gruppi in altre zone.

“Principalmente siamo un gruppo di acquisto solidale” spiega Michela. “Cerchiamo di creare un sistema di acquisto etico, sostenibile,  genuino e di valore, e di favorire l’economia locale”. Il gruppo raccoglie prodotti del territorio, che siano realmente biologici, dai ridotti imballaggi e di produzione di piccoli distributori , che gli iscritti al gruppo possono acquistare per poi ritirare “vedendo direttamente il produttore e gli altri acquirenti” esalta Michela. “Si creano situazioni di scambio interessanti, perché ormai siamo abituati ad andare al supermercato, con la lista, dritti come un treno”. “A noi non piacciono i supermercati!” scherzano Michela e Silvia Sartori, un’altra referente del gruppo.

 

La resilienza: il motivo del riconoscimento

La motivazione alla base del riconoscimento ricevuto è la resilienza che il gruppo ha dimostrato durante il periodo del lockdown totale. “E’ stata riconosciuta la nostra volontà di reagire” racconta Silvia “questo blocco è stato per noi uno stimolo. Abbiamo unito produttori e consumatori”.

“A tutto GAS” nasce nella primavera del 2020, proprio in pieno lockdown. Qualche famiglia di Pont-Saint-Martin iscritta al GAS (Gruppo Acquisto Solidale) Ecoredia, non potendo raggiungere il Piemonte per ritirare la merce ordinata, propone di fissare un punto di ritiro in centro paese. Successivamente l’idea si sviluppa concependo la  creazione di un nuovo GAS.
Attualmente sono circa  25 i produttori e 120 le famiglie iscritte, provenienti da tutto il territorio della Bassa Valle, da Carema a Hône e anche dalla Valle di Champorcher e da quella del Lys. 

Vicino ai vari oggetti di scambio, un rappresentante di Legambiente consegna la Bandiera Verde di Carovana delle Alpi al gruppo entusiasta. 

L’altra Bandiera Verde valdostana è stata conferita all’organizzatore di eventi outdoor Matteo Alberti, per un’iniziativa di scialpinismo in unione con la  Pro Loco di Valgrisenche. Le Bandiere Verdi assegnate all’Italia quest’anno sono 18 (due appunto nella nostra regione, cinque in Piemonte, una in Lombardia, tre in Alto Adige, due in Trentino, due in Veneto e tre in Friuli Venezia Giulia) il doppio delle Bandiere Nere, date per segnalare pratiche dannose per il territorio. 

Alla ricezione della Bandiera Verde “ci siamo sentite gratificare, un po’ stupite, ma entusiaste perché è sempre bello sentirsi riconosciuti” testimonia Silvia “L’abbiamo saputo a giugno, dopo solo otto mesi  che esisteva questo gruppo! E’ stato scioccante e ci ha dato tanta energia”. Di energia ne abbiamo tanta” rincara Michela “ci è stato riconosciuto perché si nota l’entusiasmo che abbiamo e vogliamo mantenere. Speriamo che questo riconoscimento porti chi è più scettico a prenderci sul serio e conoscerci meglio.” Questo maggiore apporto di energia fa consolidare la prospettiva del gruppo a costituirsi come associazione

Iniziative e collaborazioni che danno risultati

“Quello che ora vediamo intorno a noi sono delle belle chiacchiere di argomenti sani. Sicuramente è mancato molto in questo anno e mezzo condividere momenti insieme e socializzare.” dice Michela. “Non a caso un altro pilastro del gruppo è la condivisione“. Ed ha anche un’impronta culturale la loro azione, perché permette di prendere consapevolezza di chi sono i coltivatori della propria zona. I produttori sono molto contenti” riconosce Silvia “Questo vuol dire che stiamo andando nella direzione corretta”. 

“Noi siamo sia referenti che consumatrici!” aggiunge Michela “Un effetto che è visibile a mille è che rispetto all’acquisto al supermercato c’è una netta riduzione dell’immondizia. Noi prendiamo una cassetta di frutta alla settimana e non c’è plastica, mentre per la pasta e i legumi ci appoggiamo a un negozio di Verrès che vende prodotti sfusi”.  Spero che la gente si convinca che i prodotti, anche se non sono di marchi noti e costano un po’ di più, sono ottimi!” si augura Silvia. 

Inoltre, il gruppo attiva iniziative di solidarietà in linea con i suoi valori. “Abbiamo iniziato un ciclo di visite in azienda” esemplifica Michela “ad esempio per vedere come si produce il miele, che non nasce nel barattolo!”. Oppure, a sostegno delle famiglie in difficoltà, acquista parmigiano bio in collaborazione con un’associazione locale e il caffè del Lazzarelle prodotto dalla torrefazione della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, in provincia di Napoli. 

Come prossime iniziative sono fissate la pulizia collettiva delle sponde della Dora da Pont-Saint-Martin a Donnas, il 27 novembre mattina, e l’inaugurazione di un cineforum, che prevede la visione di documentari trattanti tematiche inerenti allo stampo del gruppo.

I referenti del gruppo A tutto GAS Pont Saint Martin
I referenti del gruppo “A tutto GAS Pont-Saint-Martin”

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