I due rapinatori hanno messo a segno il colpo infretta, in pochi secondi. Erano circa le 22, nella sala che accoglie i clienti una sola impiegata. La porta blindata è aperta, ma non solo. E' aperta anche l'uscita di sicurezza che porta al parcheggio. E proprio da quella porta entra il primo malvivente, ha il volto coperto da una calzamaglia e in mano una pistola. Si avvicina all'impiegata, che stava parlando con un amico, e le ordina di voltarsi verso il muro. Poi, arriva il complice e che si dirige verso la cassaforte. Non deve fare molta fatica, infatti, la chiave è già nella toppa. Prende i soldi, circa 9mila euro e i due fuggono. Nessuno si accorge di nulla. Nessuno ha visto nulla. Per cui, nessuno sa dire agli investigatori da dove sono arrivati, dove sono fuggiti e su che tipo di auto.
I due portavano guanti di lattice, per cui non hanno lasciato impronte. Ora, gli agenti della mobile sperano di poter trovare qualche indizio dalle registrazioni delle telecamere.
I due parlavano in italiano e senza particolari accenti o inflessioni.