Coldiretti VdA: “Preoccupati dal caro bollette e le speculazioni che travolgono le aziende agricole”

La filiera agricola valdostana al momento pare reggere il colpo meglio rispetto ad altre regioni – scrive in una nota l’associazione –, ma la situazione attuale non potrà essere sostenibile nel lungo periodo. Coldiretti chiede che i maggiori costi non gravino solo sulle spalle degli agricoltori o dei consumatori finali.
Agricoltura - Foto di repertorio.
Economia

Se con l’aumento dell’inflazione i prezzi per le famiglie corrono, non si può dire altrettanto per i compensi riconosciuti agli allevatori e agli agricoltori per la vendita dei loro prodotti. “Il caro energia e il balzo dei costi delle materie prime in questo momento si trasferisce a valanga sui bilanci delle nostre aziende agricole” sottolinea Alessio Nicoletta, Presidente di Coldiretti Valle d’Aosta.

La filiera agricola valdostana al momento pare reggere il colpo meglio rispetto ad altre regioni italiane – scrive in una nota l’associazione –, ciononostante la situazione attuale non potrà essere sostenibile nel lungo periodo e mette a rischio le attività delle numerose aziende agricole valdostane che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia ed ora sono strozzate dalle speculazioni.

Il fenomeno è confermato dall’analisi Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare – si legge ancora –, che registra, per il settore zootecnico, un aumento medio dei costi di produzione (costi energetici e per l’alimentazione degli animali), del 7,4% su base annua con una crescita particolarmente evidente nel mese di dicembre (+13% rispetto a dicembre 2020) con un inevitabile deterioramento della reddittività del settore.

“Quello della zootecnia non è l’unico comparto a soffrire: dal nostro monitoraggio emergono sofferenze diffuse, in un momento delicato di ripartenza post pandemia, a causa dei rincari energetici, delle materie prime e dei mezzi tecnici che abbracciano il settore della viticoltura, dell’ortofrutta, della floricoltura e in generale dell’allevamento” sottolinea invece Elio Gasco, direttore di Coldiretti VdA.

Secondo l’associazione è indispensabile che i maggiori costi non gravino solo sulle spalle degli agricoltori o dei consumatori finali, ma che siano distribuiti e assorbiti da tutta la filiera distributiva.

Con l’obiettivo di affrontare, insieme alle istituzioni, questa situazione i vertici di Coldiretti Valle d’Aosta hanno incontrato ieri mattina, giovedì 17 febbraio, l’Assessore regionale all’Agricoltura e risorse naturali Davide Sapinet: “Abbiamo evidenziato all’amministrazione regionale la situazione attuale e le nostre preoccupazioni per le ricadute che ci potranno essere sull’agricoltura valdostana, chiedendo di attivare al più presto dei tavoli di confronto dei diversi settori in cui trovare le soluzioni migliori per superare, senza troppi danni, questo difficile periodo storico” hanno spiegato ancora Nicoletta e Gasco.

“Durante l’incontro sono state poi anche evidenziate le problematiche legate alla gestione dei rifiuti aziendali per le quali occorre definire, con urgenza, delle soluzioni concrete, la sospensione dei pagamenti dei diritti sanitari ed è stata sollecitata una rapida definizione dei pagamenti ancora in sospeso legati alla domanda unica 2021 e del verde agricolo delle annate pregresse” hanno concluso i vertici dell’associazione.

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