Mentre continua, alla Saletta d’arte di via Xavier de Maistre, la mostra “Carabinieri nel cinema”, promossa dall’associazione che riunisce i militari in congedo, le celebrazioni per il 208° anniversario dell’Arma si apprestano ad entrare nel vivo. Domani, lunedì 6 giugno, in piazza Arco d’Augusto si terrà la cerimonia per sottolineare l’annuale della fondazione, a cura del Gruppo Aosta, comandato dal tenente colonnello Giovanni Cuccurullo.
La storia di questa istituzione inizia il 13 luglio 1814, quando il re Vittorio Emanuele I istituì il Corpo dei Carabinieri Reali. Da un punto di vista militare, si trattava di un corpo di fanteria leggera (con una componente di cavalleria), dal personale selezionato nell’eccellenza dei reparti piemontesi, per cui venne considerato un corpo d’élite. Poco dopo, nel 1833, con decreto del re Carlo Alberto di Savoia furono adottati i colori del pennacchio: scarlatto e turchino.
Nel risorgimento i Carabinieri Reali furono impegnati su diversi fronti (si ricordano, tra l’altro, le battaglie di Pastrengo e Verona, nel 1848, che valsero alla loro bandiera le prime medaglie al valor militare) e, compiuta l’Unità d’Italia, divennero Arma del Regio Esercito dal 24 gennaio 1861. Oggi, si tratta di una delle forze di polizia italiane, con competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza. Al tempo stesso, l’Arma è parte delle forze armate italiane, con compiti di polizia militare nei confronti delle stesse, e partecipa alla Forza di gendarmeria europea.
In vista del 208° anniversario, le strutture di comunicazione dell’Arma, nell’ambito del processo di modernizzazione (che passa naturalmente per le reti sociali), hanno predisposto il video che pubblichiamo, per ribadire i valori di vicinanza alla popolazione e di copertura capillare del territorio (vista l’organizzazione dei Carabinieri, basata sulle stazioni), costituendo una sorta di “Italian social network” da 208 anni.