Il Consiglio Valle approva la legge per sostenere i piccoli comprensori sciistici

Il provvedimento mette sul piatto una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro per i prossimi tre anni, a copertura di circa due terzi del deficit delle giornate di bassa affluenza rispetto a quelle più alte. Dodici, in totale, le piccole stazioni sciistiche comprese nella legge.
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Politica

La legge regionale per sostenere i piccoli comprensori sciistici valdostani – affrontata in Consiglio regionale poco più di un mese fa – è ora realtà. Provvedimento che mette sul piatto una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro per i prossimi tre anni, garantendo – ha detto in aula il relatore Giulio Grosjacques – la “continuità di apertura per l’intera stagione invernale ed il mantenimento della popolazione nei comuni sui quali insistono tali impianti attraverso la conferma di numerosi posti di lavoro i quali, nel caso di chiusura degli stessi, sarebbero difficilmente sostituibili con altre iniziative imprenditoriali aventi uguale ricaduta in termini occupazionali”.

Le piccole stazioni sciistiche comprese nel provvedimento sono attualmente dodici, sette delle quali incardinate nelle grandi società Cervino spa (Chamois), Pila Spa (Saint-Rhémy/Crévacol e Cogne) e Monterosa Spa (Ayas – Antagnod, Brusson – Pallasinaz, Champorcher e Gressoney-Saint-Jean – Weissmatten) e cinque di proprietà delle amministrazioni comunali di La Magdeleine, Rhêmes-Notre-Dame, Valgrisenche, Ollomont e Saint-Vincent – Col du Joux.

“I contributi – ha spiegato Grosjacques – permetteranno di dare copertura a circa due terzi del possibile deficit previsto da tali stazioni ed il contributo sarò calcolato, per ognuna di esse, per ogni giornata di bassa affluenza come differenza tra il ricavo medio giornaliero di bigliettazione delle giornate ad alta affluenza e quelle di bassa affluenza. Non dobbiamo però considerare questa legge semplici strumenti di ripianamento delle perdite delle piccole stazioni ma una legge ambiziosa che lancia una sfida al territorio tutto intero, Enti locali e operatori economici in primis”.

E domani?

Se il disegno di legge raccoglie il “sì” del Consiglio, qualche incognita la segnala, dai banchi della Lega, Stefano Aggravi: “Questo dl dà una risposta di breve termine alla continuità di apertura stazioni sciistiche di piccola dimensione. Il sostegno economico è esclusivo per le giornate di bassa affluenza che potrebbero risolversi nella chiusura dell’impianto e dopo la petizione popolare per mantenere e incrementare l’offerta turistica di Weissmatten, successiva a quella per Antagnod. Luoghi diversi, impianti simili. La legge + di questo non poteva fare. Va però considerato che il modello di gestione e sviluppo, ma anche di finanziamento, è il medesimo: mercato di riferimento, offerta alla clientela, struttura di governance, finanziaria, struttura di vendita e promozione. Servono gli elementi per capire dove vogliamo andare”.

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