Frana di Gaby, conclusi i lavori di protezione della Strada regionale

Gli interventi, per un importo di circa 980mila euro, hanno visto la realizzazione di un importante paramassi in terra armata - di circa 150 metri e per circa 7 metri di altezza - e una barriera paramassi, a protezione della strada tra le due località Serta Desout e Serta Desor.
Il nuovo paramassi a Gaby
Comuni

I lavori di protezione della Strada regionale 44, nella Valle del Lys, resisi necessari a seguito della frana di Gaby dello scorso 6 maggio, sono terminati.

A spiegarlo l’assessore alle Opere pubbliche e Territorio Carlo Marzi: “È stato fondamentale intervenire tempestivamente per ripristinare la viabilità interrotta sulla Strada regionale del Lys e, quindi, per mitigare il rischio sul luogo della frana ricercando le misure più idonee per la comunità: il risultato è arrivato grazie alla sinergia e alla pronta e competente presa in carico della problematica da parte di tutte le parti coinvolte, alla continua condivisione con il sindaco, all’impegno delle imprese affidatarie che hanno garantito i lavori 7 giorni su 7, dalle 5 del mattino sino alle 21 di sera, per complessive 5.900 ore di manodopera e un notevole dispiego di mezzi d’opera, ai Dirigenti e ai tecnici delle Strutture regionali Attività geologiche e Assetto Idrogeologico dei Bacini Montani, costantemente impegnati nelle varie fasi di valutazione, di monitoraggio del sito e di realizzazione dell’intervento”.

Gli interventi, per un importo di circa 980mila euro, hanno realizzato un importante paramassi in terra armata e una barriera paramassi. Il rilevato in terra armata si sviluppa per circa 150 metri e per circa 7 metri di altezza, a protezione della strada tra le due località Serta Desout e Serta Desor, il tratto soggetto al rischio maggiore di coinvolgimento in caso di nuovi crolli. L’inerbimento in corso comprende la piantumazione di una cinquantina di esemplari di Corniolo, una specie autoctona, fornite dal Vivaio Forestale dell’Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali.

La barriera paramassi è stata posta a protezione di alcune abitazioni in località Serta Desout, e – spiega l’Assessorato – si sviluppa per 80 metri di lunghezza e 7 di altezza, risultando la prima opera in Italia installata in Italia con una classe di resistenza così elevata, pari a 9000 kj.

Ultimate le opere di protezione e mitigazione del rischio, rimangono da completare alcuni interventi di finitura sull’impianto di irrigazione, di ripristino della staccionata del marciapiede e di ripresa del verde.

“L’incontro con gli abitanti di Gaby è stato un giusto momento di confronto richiesto dalla comunità per approfondire e meglio comprendere con i dirigenti delle strutture regionali gli aspetti e le scelte tecniche adottate in funzione del grado di protezione delle opere realizzate, ponendo particolare attenzione all’inerbimento e alle finiture del rilevato per il suo migliore inserimento nel contesto ambientale. In tal senso abbiamo rappresentato la volontà di proseguire nelle azioni di monitoraggio dell’area nei prossimi mesi”, ha aggiunto Marzi.

Dopo la frana

A seguito dell’evento franoso del 6 maggio è stata da subito garantita una viabilità alternativa. Il 12 maggio è stata riaperta la strada regionale, con orario diurno garantito da un servizio di guardiania. Il 16 maggio è stata invece consentita la viabilità sulla regionale anche nelle ore notturne, grazie all’installazione di un sistema radar posto di fronte alla frana che ne ha assicurato un monitoraggio 24 ore su 24 anche in notturna e durante il maltempo, che in caso di pericolo segnala per l’attivazione della procedura di chiusura della strada.

Il 26 maggio, a 20 giorni dalla frana, sono iniziate le opere di protezione che sono state ultimate lo scorso 2 luglio, in 38 giorni complessivi di lavori in somma urgenza.

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