Turismo ad Aosta, numeri da record: tanti turisti, peccato i negozi chiusi

Gli operatori turistici di Aosta tracciano un primo bilancio della stagione. Soddisfazione per i tanti turisti che affollano le strutture e la città. E si rivedono anche i turisti americani e australiani.
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Economia

Il turismo estivo in Valle è più vivo di sempre: numeri da record per gli albergatori, che si ritrovano ad annunciare il tutto esaurito, finalmente, dopo due anni di Pandemia.

Il periodo tra giugno e ferragosto è stato un graduale crescendo un po’ per tutti: “Siamo molto soddisfatti della situazione turistica“- afferma Alessandra Bich dell’HB Hotel -“è stato un anno molto brillante: abbiamo iniziato da maggio a intravedere questi grandi afflussi, specialmente di turisti stranieri, che finalmente sono tornati. Ma un’altra cosa molto positiva è che i soggiorni si sono anche molto allungati, con i pernottamenti tra luglio e agosto che hanno superato la durata media rispetto agli altri anni.” Ci sono anche delle buone aspettative per la fine di agosto e settembre, che si prospetta comunque estremamente positivo – anche se con le tante prenotazioni last minute, non è possibile fare delle previsioni precise.

Tornato finalmente il turismo straniero: “C’è un buon 50/50 tra turisti italiani e stranieri, anche se di zone di confine” sottolinea Ambra Chasseur, dell’hotel Omama. Restaurato anche il turismo d’oltremare, sebbene non completamente: “Abbiamo visto degli americani e un po’ di australiani: si sente però la mancanza dei turisti giapponesi, che hanno iniziato a prenotare in gruppi per la stagione autunnale.”

Sono due i fattori principali dell’aumento esponenziale del numero di turisti. Jeannette Bondaz, referente Adava per la città di Aosta e titolare del B&B Maison Bondaz, afferma: “È stata un’annata eccezionale, complice anche il clima, ideale per chi vive nelle grandi città e cerca un po’ di freschezza: ma sono soprattutto gli eventi organizzati dall’assessorato al turismo e dal comune che ci hanno aiutato a rendere più viva la nostra città ai turisti. In particolare, a giugno ha avuto molto successo la Juventus Academy, organizzata durante la settimana e che quindi ha portato una grande presenza in un periodo che altrimenti non sarebbe stato di grande lavoro.”

L’inflazione, però, preoccupa:  “Siamo stati presi un po’ in contropiede, siccome non abbiamo ancora allineato i prezzi”, afferma Alessandra Bich. “I costi sono decisamente aumentati, se non raddoppiati in alcuni casi; faremo i conti a fine stagione. Per fortuna, i numeri ci aiutano: abbiamo potuto alzare leggermente i prezzi su agosto senza troppe ripercussioni. L’inverno ci preoccupa più: lì dovremo definitivamente alzare i prezzi, nonostante fino ad ora li abbiamo sempre mantenuti ad una soglia costante.”

Alcuni operatori esprimono però rammarico per la chiusura dei negozi domenica 14 agosto, con la città piena di turisti.

7 risposte

  1. Se vogliamo anteporre il diritto del riposo domenicale e/o festivo del lavoratore allora deve valere per tutti… restino chiusi supermercati, grandi catene di abbigliamento, centri commerciali etc etc.
    Se invece vogliamo renderci conto che siamo una città è una regione turistica allora impariamo a fare da turismo!
    Non abbiamo un campeggio degno della città di Aosta, abbiamo un area camper a fianco all’isola ecologica, abbiamo un centro storico che ha in proporzione più traffico di auto e mezzi che l’area C di Milano , non abbiamo un ostello della gioventù , e come si diceva prima se sta aperto il supermercato durante le feste e la domenica allora che siano aperti e pronti ad accogliere turisti anche i negozi e i ristoranti del centro. Inoltre secondo me avendo sempre meno neve bisognerà anche rivedere le attrattive invernali e primaverili … poi secondo me come recita un antico proverbio
    “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”
    Buona estate a tutti

  2. Per fortuna c’è ancora qualcuno che mette il diritto al riposo prima del profitto ad ogni costo…

  3. NUMERI DA RECORD… BENE ANZI BENISSIMO!!Una vergogna tenere negozi chiusi, li manderei in Veneto, Liguria o Emilia Romagna li i negozi sono aperti tutti i giorni in stagione fino alle 23. Qui invece in ordine sparso… Per non parlare delle lamentele per un po’ di musica in centro…Siamo una regione dei NO a prescindere Svegliatevi.. Diamo un immagine diversa adattiamoci un po’.

  4. Concordo. Quest’anno (segnatevelo!!!) non si devono lamentare.. O piuttosto qualcuno dovrà invece mangiarsi le mani… (?) visto alcune località, come Pila, hanno saputo sfruttare una stagione così anomala e favorevole, peraltro iniziata già dopo Pasqua, riaprendo prima del 25 giugno… Ma purtroppo ad Aosta ci si viene perché lo decide il turista, non certo perché è la città ad attrarre turismo. E i tempi sono un po’ cambiati, con il passaparola, le recensioni online ecc… Mi piacerebbe sapere, tra quelli che vengono ad Aosta o in valle d’Aosta per la prima volta, quanti veramente ci ritornerebbero…

  5. Una città a vocazione turistica come vuole essere Aosta, non può tenere chiusi i negozi in alta stagione, anche alla sera, per poi lamentarsi alla minima difficoltà.

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