Il risultato supera di 70mila unità le cifre del 2019, mostrando anche una certa tendenza alla “destagionalizzazione” del turismo. A giocare un ruolo di primo piano sono stati i castelli (con quasi 350mila presenze, 100mila solo a Fénis), seguiti dai siti archeologici con oltre 260mila visitatori.
Dopo l'ottimo avvio di stagione, gli albergatori valdostani guardano con fiducia alle prossime settimane, pur non trascurando le problematiche come il caro bollette.
A giugno il record del 2019, tra arrivi e partenze di turisti, era a portata di mano. A luglio, invece, c’era stato il sorpasso rispetto all’ultimo anno “buono” prima del “ciclone” Covid. Agosto 2022 non si conferma, facendo segnare – nel confronto con tre estati fa – numeri in ribasso, per quanto lieve.
Il dato emerge dalle statistiche sui flussi turistici stilate dalla Regione. Gli arrivi sono stati 214.308 – 128.620 italiani e 85.688 stranieri – superando così i 209.406 del 2019, ultimo anno pre-emergenza sanitaria. In lieve calo le presenze. Tra i connazionali "boom" dei lombardi, e delle presenze francesi.
A dirlo, numeri alla mano, l'Assessorato dei Beni culturali. Castelli, siti archeologici ed eventi hanno visto la presenza di oltre 287mila visitatori tra giugno e agosto. Tra i castelli, il più visitato resta quello di Fénis, con oltre 46mila presenze. A livello archeologico lo scettro va al Teatro romano di Aosta.
Gli operatori turistici di Aosta tracciano un primo bilancio della stagione. Soddisfazione per i tanti turisti che affollano le strutture e la città. E si rivedono anche i turisti americani e australiani.