Rini e Spelgatti firmano per l’autodeterminazione: l’ira di Fratelli d’Italia

La scelta di Rini e Spelgatti di firmare il documento di Pays d'Aoste Souverain innesca la polemica nel centro-destra. Alberto Zucchi: "Siamo in totale disaccordo". Rispondono Lega e Forza Italia: "Mai in discussione l'Unità d'Italia".
Il coordinatore di Fratelli d'Italia Alberto Zucchi
Politica

Ad alzare un po’ i toni di questa campagna elettorale finora un po’ in sordina ci ha pensato un outsider: il movimento politico Pays d’Aoste Souverain che ha sottoposto ai candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre un documento chiedendo di sottoscriverne i contenuti.

Tre, in sintesi, i punti del documento, scritto tutto in francese: riguardano impegni concreti, da assumere e portare in Parlamento qualora eletti, per il riconoscimento dei diritti del popolo valdostano all’autodeterminazione, per il pieno controllo delle acque e dell’energia idroelettrica prodotta in Valle d’Aosta e per l’applicazione della zona franca, come previsto dallo Statuto della Valle d’Aosta, seppur attualizzata al contesto odierno.

All’appello di Pays Souverain hanno risposto apponendo la loro firma cinque candidati: Franco Manes e Patrik Vesan per la coalizione autonomista, Giovanni Giradini per la Renaissance e Emily Rini e Nicoletta Spelgatti per il centro destra.

Ed è proprio il centro-destra valdostano, all’indomani dell’annuncio delle firme di Pays Souverain, ad essersi scoperto un po’ meno unito di quanto rappresentato sin qui in campagna elettorale con il partito di Fratelli d’Italia, parte integrante della coalizione insieme a Lega e Forza Italia, spiazzato e in totale disaccordo. “Non ne sapevo nulla, queste firme sono un fulmine a ciel sereno per il mio partito” ha dichiarato Alberto Zucchi, coordinatore di FdI Valle d’Aosta.

A far infuriare Zucchi è in particolare il punto che riguarda l’autodeterminazione dei popoli contenuta nel documento di Pays Souverain e firmata dalle due candidate. “L’attuazione virtuosa del federalismo fiscale e delle autonomie per assicurare coesione e unità nazionale è un punto cardine del programma di FdI. Ogni posizione politica che metta in discussione il principio per noi non negoziabile dell’unità nazionale o che supporti addirittura provocatorie ipotesi di autodeterminazione o di indipendentismo in Valle d’Aosta non può che trovarci in totale disaccordo e non può di conseguenza rappresentarci”

Sulle conseguenze politiche di queste firme Zucchi è altrettanto esplicito. “Mi auguro che siano frutto di un malinteso” sottolinea, aspettandosi quantomeno una pubblica rettifica.

I malumori in Fratelli d’Italia dinanzi a questa scelta di Rini e Spelgatti, ora espressi dal coordinatore del partito, erano già emersi con la posizione personale condivisa  in un post di Lorenzo Aiello che con toni duri aveva dichiarato di voler disattendere l’impegno elettorale e aveva invitato le persone a lui vicine a fare lo stesso.

Lega e Forza Italia: “Mai in discussione l’unità dell’Italia”

Non si è fatta troppo attendere la presa di posizione delle segreterie della Lega della Valle d’Aosta e di Forza Italia. “Mai, e sottolineiamo mai, è stata messa in discussione l’unità del nostro Paese, tant’è vero che nel documento sottoscritto si fa esplicito riferimento alla legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 4, ovvero lo Statuto speciale della Valle d’Aosta che riconosce per l’appunto all’art. 1 come questa sia costituita in Regione Autonoma entro l’unità politica della Repubblica italiana, una e indivisibile, sulla base dei principi della Costituzione”.
E ancora le due forze politiche nella nota scrivono “L’autodeterminazione del popolo Valdostano sta proprio in questo principio ovvero nella difesa della sua specificità, della sua Autonomia speciale nell’ambito proprio della Costituzione italiana”.
Non  una rettifica, dunque,  piuttosto la spiegazione alla base della scelta di firmare il documento di Pays d’Aoste Souverain, non considerata in contrasto con il programma di coalizione sottoscritto anche da Fratelli d’Italia. “Alla luce del fatto che nel documento sottoscritto sono presenti tematiche già inserite nel nostro programma di coalizione, come l’applicazione di una zona franca adattata alle moderne esigenze della nostra Regione e la tutela del nostro comparto idroelettrico, ribadiamo l’importanza dei valori della nostra coalizione: ideali che sono, innanzitutto, federalisti, liberali e garantisti”.
A riprova della loro coerenza Lega e Forza Italia in un passaggio del comunicato richiamano anche le affermazioni della leader nazionale di FdI. “Le nostre forze politiche lavorano al fine di ottenere un rafforzamento delle autonomie locali nel quadro di un’Italia federale, così come affermato all’interno del programma di coalizione e così come riaffermato dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Trento appena qualche giorno fa”. 

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