Gli anni venti di questo nuovo e tormentato millennio indicano tre chiare direttrici per il mondo delle quattro ruote. In primo luogo, la sempre più convinta contaminazione dei segmenti. Poi, la marcia indefettibile verso l’elettrificazione, con il famoso traguardo – più vicino di quanto appaia – del 2035, forse azzardato. Infine, la connettività crescente e la digitalizzazione completa.
La Hyundai Ioniq 6, che arriverà nelle concessionarie tra qualche mese, appare la sintesi di un trend ormai affermato. Una nuova era per la mobilità, così esordisce la Casa coreana. Effettivamente, la macchina si giova dell’esperienza, recentissima e positiva, della crossover Ioniq 5, dalla quale eredita la base elettromeccanica. Ma le assonanze finiscono qui. La Ioniq 6 inaugura veramente una nuova era. Che era iniziata con la concept car Prophecy, una denominazione assolutamente programmatica, che trova ora concretezza a partire dalla piattaforma dedicata E-GMP.
Iniziamo dalla contaminazione. Il look è solo apparentemente semplice. Le linee sono essenziali, certo, ma qualche accennata nervatura e una fluidità di fondo rendono gradevole e avvolgente la Ioniq 6. Streamliner, viene definita, e richiama stilemi propri di treni, aerei e imbarcazioni d’antan, si veda la struttura posteriore che ricorda proprio la coda di un battello. Un look che non sorprende solo dal punto di vista estetico. Il CX, cioè il coefficiente di penetrazione aerodinamica, è da guinness: 0.21.
Dal punto di vista tecnologico, oltre 700 Parametric Pixel governano fari e sensori, all’interno e all’esterno della vettura. Semiconduttori di ultimissima generazione conducono, in uno con la predetta conformazione aerodinamica, ad un’autonomia dichiarata di 610 chilometri. L’abitacolo è realizzato attraverso l’utilizzo di materiali sostenibili, lo spazio è maggiore grazie all’eliminazione dei pulsanti delle portiere anteriori e all’ottimizzazione del disegno. La plancia touchscreen con display da 12”3 è avanzata. Capitolo propulsore. L’apice della motorizzazione propone prestazioni di tutto rispetto. I kW sono 239 – che equivalgono a 325 cavalli – reattivi quanto basta ad assicurare un’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in 5”1. Benvenuti nel futuro.