Alpinisti bloccati in Val Ferret con il buio, recuperati dai gendarmi francesi

La richiesta di aiuto dei due, fermi a 2.800 metri, è giunta alla Centrale unica del soccorso quando era già calata l’oscurità. Visti i tempi di una squadra via terra, e l’impossibilità per il Sav di decollare, è stato chiesto l’intervento del PGHM di Chamonix.
Foto Profilo Facebook PGHM Chamonix Mont-Blanc
Cronaca

Un intervento di soccorso è scattato nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 5 novembre, appena calata l’oscurità, per recuperare due alpinisti italiani bloccati sotto il bivacco Gervasutti (in val Ferret, Courmayeur), a 2.800 metri di quota. I due avevano chiesto aiuto alla Centrale unica, riferendo di essere impossibilitati a procedere a causa della neve e del gelo ai piedi, dovuto alla bassa temperatura.

L’operatore del Soccorso Alpino Valdostano, considerata l’impossibilità del far decollare l’elicottero con il buio, e valutati incompatibili i tempi d’intervento di una squadra a piedi rispetto alla condizione dei due (difficile raggiungerli in meno di 3,5 ore), ha chiesto l’intervento del Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne di Chamonix, abilitato al volo notturno.

L’elicottero della gendarmeria, viste anche le condizioni ottimali di assenza di nuvole e vento in quota, è riuscito a raggiungere rapidamente la zona, prendere a bordo gli alpinisti e trasportarli all’ospedale di Sallanches, dove sono stati affidati ai sanitari francesi. Soccorritori valdostani e francesi avevano sperimentato, assieme ai colleghi elvetici, tecniche d’intervento in un triangolare, poche settimane fa: occasioni che consentono di consolidare la collaborazione, proficua in circostanze del genere.

 

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