Studiare le possibilità di insediare spazi di coworking nelle aree montane e rurali remote, fornendo ai decisori politici gli strumenti per procedere agli insediamenti secondo le attese di imprese e professionisti e con garanzie di successo. E’ l’obiettivo del Progetto AlpSatellites, inserito nel Programma Interreg Spazio alpino, i cui partner si sono incontrati oggi, martedì 8 novembre, a Verrès.
A guidare l’iniziativa, che vede coinvolti l’Unité des Communes valdôtaines Evançon; il Comune di Doren e l’Università di Scienze applicate di Vorarlberg (in Austria); l’Association Culturelle, Sociale et Sportive du Queyras e l’Université d’Aix-Marseille (in Francia), è l’Università della Valle d’Aosta.
Il Progetto AlpSatellites prevede una ricerca quali-quantitativa, interdisciplinare e partecipativa, che potrà essere utilizzata come base concreta per le progettualità future.
Il lavoro prevede innanzitutto l’ascolto e il coinvolgimento delle comunità locali; la co-progettazione di soluzioni con gli stakeholder; un confronto dei risultati a livello territoriale e la redazione di uno studio che illustri come gli uffici satellite sarebbero realizzabili e di successo.
“L’obiettivo è rendere attrattivi i nostri territori. – spiega Michel Savin, presidente dell’Unité des Communes – La sfida consiste nell’intercettare le persone che, potendo lavorare da remoto, vogliano abitare le terre alte, contribuendo a creare la società valdostana di domani. Mi aspetto che questo progetto di analisi getti le basi per una seconda iniziativa cofinanziata e finalizzata a creare tanti AlpSatellites, ovvero tanti uffici satellite”.
Nel ricordare come dei 74 comuni valdostani, almeno 15 subiscono un calo demografico da spopolamento, acuito anche dalla denatalità, l’Assessore agli affari europei Luciano Caveri ha evidenziato come “il contrasto a questi fenomeni è una sfida che la creazione di spazi di coworking può aiutarci a vincere”.
“La digitalizzazione ci permette di rendere globali e attrattivi i nostri spazi e villaggi. – ha aggiunto Luigi Bertschy, assessore regionale allo Sviluppo economico – Dobbiamo aprire le nostre terre al mondo delle professioni e del lavoro, per favorire l’insediamento di nuovi abitanti e imprese”.
Per il coordinatore scientifico del Progetto Angelo Benozzo “durante le chiusure causate dalla prevenzione dal covid-19, ci siamo avvicinanti a nuove modalità di lavoro (agile, da remoto e in uffici satellite). AlpSatellites vuole sviluppare queste opportunità nelle terre alte, esplorando condizioni di lavoro da remoto che si dimostrino possibili, co-progettate con le comunità locali e che generino un impatto positivo nelle Alpi”.