“Il sostanziale fallimento amministrativo che ha determinato le dimissioni del Presidente Lavevaz, di cui la crisi organizzativa della Sanità, della Scuola e dei Servizi sociali è la rappresentazione più evidente, potrebbe trovare la soluzione più seria nel ridare la parola agli elettori, con una tornata elettorale che definisca pubblicamente programmi e alleanze.” A dirlo è Area Democratica Gauche Valdotaine.
“I problemi che hanno davanti sono sempre più insormontabili. L’UV, gli autonomisti di destra e il PD, dopo il tonfo clamoroso, vogliono continuare ad essere protagonisti di un nuovo governo, che dovrebbe essere più forte con l’innesto di Pour l’Autonomie, ossia di quella componente che fino a poco tempo fa si sono vantati di avere relegato all’opposizione”.
Per l’associazione, poi, “l’ipotesi di aumentare il numero degli Assessorati è un’indecenza che, di fronte alle carenze di personale amministrativo fa inorridire: si tratterebbe di assessorati ridicoli alle Varie ed eventuali, solo per placare la fame di Poltrone, che non risolvono i problemi dei cittadini”.
Critico, anche, il giudizio sull’ipotesi di un governo di scopo. “Siccome la Lega è stata ormai ripetutamente bocciata, nonostante il servilismo dimostrato a più riprese in questi due anni di vuoto politico, non resterebbe che la furbizia del governo di scopo, al fine di fare una riforma elettorale. Ma proprio chi ha negato ai cittadini la possibilità di esprimersi sulla riforma elettorale oggi ha perso ogni credibilità nel proporre un’alternativa. O nella più totale disperazione per gli eletti, che sanno di non tornare più in Consiglio regionale, potrebbe emergere, allo scadere dei termini, un governissimo che piglia a destra e manca, per tirare a campare su comode poltrone, mentre la gente arranca fuori dal Palazzo”.
In questo scenario, definito da Area Democratica Gauche Valdotaine, “da incubo”, nessuno “considera la necessità della pluralità di genere in Giunta”. L’Associazione annuncia, quindi, di voler “ricorrere in tutte le sedi istituzionali contro l’ipotesi di una Giunta di soli uomini”.
Una risposta
Effettivamente non si può non concordare sul fatto che negare alle cittadine la possibilità di partecipare, con la propria presenza nella giunta regionale, al governo della Valle d’Aosta sia in contrasto con i principi della nostra Costituzione, ma soprattutto con l’evidenza che quella specie di branco maschile che occupa la camera dei bottoni ha miserabilmente fallito.