Agende di prenotazione in sanità, le liste di galleggiamento arrivano anche in dermatologia

Per far fronte alla mole di richieste è "stata attivata un’apertura di agende per ottobre, novembre e dicembre in un centro accreditato valdostano ed è in programma un’altra apertura di agende in Piemonte"  fa sapere l'azienda Usl. Migliora la situazione in oculistica e urologia
L'ospedale regionale Umberto Parini
Sanità

Dopo neurologia e gastroenterologia, l’Usl si vede costretta, “vista l’immensa mole di richieste” ad attivare le liste di galleggiamento anche in dermatologia. 

“E’ stata attivata un’apertura di agende per ottobre, novembre e dicembre in un centro accreditato valdostano ed è in programma un’altra apertura di agende in Piemonte”  fa sapere l’azienda Usl, evidenziando inoltre come “il monitoraggio complessivo dei tempi di attesa per le prime visite e per gli esami strumentali” mostra una situazione “in lieve miglioramento con una risposta soddisfacente per molte prestazioni”.
Tutte le urgenze e i casi oncologici sono e sono sempre stati garantiti. Alcune specialità che registravano criticità stanno migliorando: l’oculistica e l’urologia hanno attivato nuovi slot di visite e esami.

“E’ sostanzialmente positivo anche il primo bilancio sulle liste di galleggiamento, un percorso sperimentale per dare risposte concrete ai cittadini rispetto a tempi di attesa troppo lunghi per prime visite e esami strumentali.  – prosegue l’Usl – Le liste di galleggiamento (LdG) sono state attivate il 6 giugno per Neurologia e Gastroenterologia, le due aree con agende parzialmente chiuse a causa di una grave carenza di personale medico divenuta ormai strutturale”.

Su neurologia, per le prime visite l’Usl spiega di esser “riusciti a soddisfare tutte le richieste del 60% di utenti che ha aderito. Gli altri cittadini contattati hanno rifiutato di fare la prestazione fuori Valle. Gli operatori del CUP che hanno ricontattato gli utenti hanno registrato riscontri positivi. Resta fondamentale monitorare attentamente le richieste in sospeso e analizzare le aree più critiche al fine di organizzare in modo efficiente le liste di galleggiamento e individuare soluzioni appropriate. Questo approccio mirato consente di fornire risposte tempestive all’utenza”.

“Il percorso è sperimentale – spiega il Direttore Generale USL Massimo Uberti – e stiamo facendo tutto il possibile per trovare le risposte migliori alla ben nota carenza di personale sanitario medico specializzato che si riflette poi su liste di attesa troppo lunghe. Attraverso un monitoraggio attento e puntuale da una parte e la collaborazione dei nostri operatori sanitari e la continua ricerca di accordi e convenzioni con altre Asl e centri privati accreditati dall’altra, stiamo vedendo i primi risultati, seppur su numeri totali ancora piccoli, avendo iniziato una quindicina di giorni fa. Le liste di galleggiamento non sono la soluzione miracolosa, ma certamente rappresentano uno strumento funzionale e flessibile che ci permette un maggior controllo organizzativo e di appropriatezza”. Parole ribadite dall’Assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi: “L’apertura delle liste di galleggiamento non è la soluzione del problema ma presa in carico di responsabilità. Le liste di galleggiamento ragionando per priorità stanno contribuendo a gestire una situazione della cui criticità siamo tutti consapevoli”.

Scusandosi con gli utenti per eventuali disagi dovuti al coordinamento iniziale della sperimentazione, per migliorare il servizio l’Azienda USL invita i cittadini a utilizzare il percorso istituzionale dell’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) per le segnalazioni. “Le liste di galleggiamento, anche se non garantiscono una soluzione immediata, offrono una presa in carico degli utenti che possono evitare di cercare continuamente un posto libero – conclude il Direttore Generale -. Mettiamo il massimo impegno nel continuare a monitorare la situazione e a adottare le misure necessarie per garantire un’assistenza sanitaria tempestiva e di qualità”.

Arrivano le liste di galleggiamento per Neurologia e Gastroenterologia

9 giugno 2023

 

Annunciate nei mesi scorsi sono arrivate il 5 giugno scorso le liste di galleggiamento, che verranno inizialmente sperimentate per Neurologia e Gastroenterologia, le due aree con agende di prenotazione parzialmente chiuse, a causa di una grave carenza di personale medico divenuta ormai strutturale.

Come funzionano le liste di galleggiamento?

Se un utente contatta il CUP per prenotare una prima visita o esame strumentale e non vi sono disponibilità immediate nell’agenda di prenotazione, l’operatore del CUP inserirà i dati dell’utente nella lista di galleggiamento corrispondente al codice di priorità. Successivamente, quando vi saranno disponibilità, l’utente sarà ricontattato per fissare l’appuntamento. Verrà fatto ogni sforzo possibile per erogare le prestazioni nella regione attraverso agende supplementari in LPA (la libera professione pagata dall’Azienda) e prestazioni supplementari nelle strutture private accreditate (IRV, Technos, Tblife-Move Different). In caso non si trovi la disponibilità le prestazioni potranno svolgersi fuori dal territorio valdostano presso un centro privato accreditato del Piemonte.

Se un utente rifiuta l’appuntamento proposto, verrà cancellato dalla lista di galleggiamento. Pertanto, qualora non vi sia altra alternativa e all’utente non andasse bene recarsi fuori Aosta, non potrà avere alcuna prenotazione fino alla disponibilità delle agende ora sovraccaricate.

“Le liste di attesa rappresentano una delle criticità della Sanità Pubblica più “odiata” dai nostri concittadini – afferma l’Assessore alla Sanità Carlo Marzi -. In Valle d’Aosta questo problema, presente da tempo, ha visto aumentare la sua percezione negativa dopo la pandemia. L’apertura delle liste di galleggiamento non è la soluzione del problema ma una grande azione di responsabilità che viene messa in campo, con l’Azienda USL, per 2 motivi. Innanzitutto le liste di galleggiamento sono una presa in carico della necessità dei Valdostani da parte dell’Azienda USL che in questa maniera li aiuta a cercare soluzioni alternative quando non ne ha di immediate. Il secondo motivo è che le liste di galleggiamento ragionano per priorità partendo dalle specialità le cui liste di attesa sono più in difficoltà con l’obiettivo di migliorare l’attuale situazione generale”.

“Sui tempi di attesa continuano a pesare molti fattori – aggiunge Massimo Uberti, Direttore Generale dell’Azienda USL -. In primis la carenza nazionale di medici specialisti e di infermieri, poi il ridotto ‘appeal’ che il Sistema Sanitario Nazionale esercita sui professionisti della sanità (che in una regione al confine come la nostra, sono attratti dalle condizioni ad esempio proposte dalla Svizzera)”.

Per far fronte alle criticità di Neurologia, “oltre a una gara per l’affidamento del servizio e una possibile collaborazione con una Asl limitrofa,  – spiega il direttore sanitario Guido Giardini – abbiamo stipulato accordi specifici con strutture private accreditate sia a livello regionale sia extraregionale per le prime visite e l’elettromiografia (EMG). Per la Gastroenterologia, stiamo pianificando una significativa collaborazione con l’ospedale Mauriziano di Torino”.

Tempi di attesa lunghi in altre cinque specialità

In base agli ultimi dati sulle liste d’attesa, Cardiologia, Chirurgia vascolare, Otorino, Ortopedia riescono a rispondere in anticipo rispetto ai tempi di erogabilità previsti. “Anche la Diagnostica, da sempre in situazione critica, sta registrando tempi migliori in molte prestazioni” dice Giardini. Per altre cinque specialità si rilevano, invece, tempi lunghi. Dopo Neurologia e Gastroenterologia potrebbero in futuro essere applicate anche qui le liste di galleggiamento.  “Trattandosi di una sperimentazione innovativa – dice il Direttore Amministrativo USL, Marco Ottonello.-, ci scusiamo con i cittadini per gli eventuali possibili disagi, assicurando, come sempre, il massimo impegno delle nostre strutture. Abbiamo creato una task force specifica che monitora attentamente le liste di galleggiamento e che si occuperà di inserire i correttivi necessari. A tal proposito voglio ringraziare la dottoressa Roberta Pramotton, a capo del Coordinamento Amministrativo, e la funzionaria Cristina Grimod, sempre del Coordinamento, che hanno permesso l’avvio di questa sperimentazione e che si faranno carico di inserire soluzioni migliorative”.

Agende di prenotazione chiuse in sanità, da giugno si cambia

Dal 1° giugno i cittadini che contatteranno il Cup per prenotare una visita specialistica o una prestazione diagnostica non dovrebbero più sentirsi dire “le agende di prenotazione sono chiuse” oppure “richiami più avanti”. Tutte le richieste dovranno essere prese in carico, “anche in caso di indisponibilità immediata di slot in agenda di prenotazione”. E’ uno degli indirizzi impartiti a febbraio dalla Giunta regionale all’Azienda Usl sul tema “liste di attesa”. A febbraio risultavano chiuse una trentina di agende di prenotazione per alcune visite e esami, mentre per altri i tempi di attesa si superavano o si avvicinavano agli 8 mesi.

Ribadendo “la responsabilità aziendale in materia di chiusura delle agende di prenotazione, quale unica soluzione perseguibile” la Giunta ricorda all’Usl Valle d’Aosta come la stessa sia vietata dalla Finanziaria 2006, “la quale prevede sanzioni amministrative per i trasgressori”. Da qui l’invito alla direzione strategica “di vigilare in tal senso nonché sulla idonea programmazione dell’attività ambulatoriale predisposta da ogni direttore di Struttura, anche nell’ambito della definizione annuale di budget e della relativa valutazione”.

Proprio le criticità segnalate dai cittadini nelle prenotazioni delle prestazioni sono alla base della richiesta all’Usl di adottare delle liste di galleggiamento, che hanno l’obiettivo di “prendere in carico l’utente evitandogli uno stillicidio di successivi accessi agli sportelli CUP o telefonate al call-center, attivare da parte dell’Azienda Usl qualsiasi misura ritenuta idonea per garantire all’assistito l’erogazione della prestazione richiesta entro la tempistica corrispondente alla classe di priorità prescritta. Sarà, quindi, l’azienda a ricontattare l’utente per completare la prenotazione precedentemente sospesa nelle 48 ore lavorative per prestazioni con classe di priorità B (breve, tempo massimo di attesa di 10 giorni) o in 4 giorni lavorativi per le prestazioni con classe di priorità D o P (Differibile o programmabile).

“Anche tenendo in debita considerazione la carenza di personale medico e l’impatto ormai pressoché endemico della pandemia da Covid 19” la Giunta regionale invita l’Azienda Usl ad attivarsi, fra l’altro, anche per offrire agli utenti “fasce orarie alternative di accesso alle prestazioni sanitarie” come quelle serali, prefestivi e festivi, se necessarie per abbattere le liste di attesa.

La delibera di Giunta ricorda, quindi, i percorsi di tutela, ovvero i percorsi di accesso alternativi alle prestazioni specialistiche che possono essere attivati se si supera il tempo massimo di attesa a livello istituzionale. La procedura permette al paziente residente e per le richieste di prime prestazioni in Classe di priorità la possibilità di effettuare la prestazione presso il privato accreditato oppure avvalendosi di uno specialista in Libera Professione Intramuraria, pagando il solo ticket.

Delle prestazioni sospese al 1° gennaio 2022, negli ultimi tre mesi dello stesso anno, l’Usl ha recuperato il 23,96% dei ricoveri per interventi chirurgici; il 78,5 % delle prestazioni di specialistica e di diagnostica e il 96,6% delle prestazioni di screening.

Una risposta

  1. Cosa significano esattamente le utlime 3 righe?

    In realtà sarebbe stato molto più interessante per il lettore ( e di conseguenza anche per il giornalista) riuscire a sapere quante delle prestazioni che erano in attesa al 1/1/2022 sono state poi evase entro l’anno e quante invece sono rimaste in attesa…

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