Nessuna donna in Giunta, critiche e proteste fuori e dentro l’aula

"È una situazione intollerabile e fuori dal mondo" dichiara Silvana Accossato, Consigliera regionale e Presidente di Liberi Uguali Verdi Piemonte. Critiche da Pcp e Valle d'Aosta aperta
Giunta Testolin
Politica

L’assenza di donne nell’ultima Giunta regionale, quella guidata dall’unionista Renzo Testolin, continua a far discutere fuori e dentro palazzo regionale.

“È una situazione intollerabile e fuori dal mondo” dichiara Silvana Accossato, Consigliera regionale e Presidente di Liberi Uguali Verdi Piemonte (la lista promossa da Sinistra italiana, Articolo 1 e Possibile).

“Chiediamo un intervento del Governo e anche in tempi celeri, non è ammissibile che nel 2023 vi siano nelle istituzioni situazioni discriminatorie che ledono in modo così palese la rappresentanza di genere andando contro i basilari principi costituzionali” – continua Accossato, ricordando come questo sia anche frutto di una legge regionale (quella valdostana) che insieme a Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia non prevede la doppia preferenza di genere.

A denunciare la situazione valdostana è stato oggi anche il vice presidente di Alleanza Verdi e Sinistra Marco Grimaldi nell’aula della Camera, durante la celebrazione della Giornata internazionale della Donna.

“Il Governo intervenga per ripristinare la ‘legalità di genere’ alla Regione Val d’Aosta dove il neo Presidente Testolin ha nominato una giunta “monogenere”: solo uomini, nessuna donna. È una mastodontica discriminazione e uno sfregio alla nostra Costituzione, una situazione intollerabile e fuori dal mondo. Chiediamo un intervento del Governo in tempi celeri, perché non è ammissibile che nel 2023 vi siano nelle istituzioni situazioni discriminatorie che ledono in modo così palese la rappresentanza di genere andando contro i basilari principi costituzionali”.

Sulla questione le due consigliere di Progetto civico progressista Erika Guichardaz e Chiara Minelli annunciano per la prossima adunanza del Consiglio Valle alcune iniziative: un’interpellanza e una mozione.

“Una situazione – sottolineano – che è in contrasto con i principi costituzionali, che impegnano a garantire la presenza di entrambi i generi in tutte le cariche elettive, e con i proclami di una maggioranza che si considera di ispirazione progressista.”

La mozione impegna il Presidente della quinta Commissione consiliare ad operare per giungere alla rapida approvazione del Piano triennale degli interventi contro la violenza di genere, importante strumento pianificatorio, fermo dal settembre 2022 in Commissione, con il precedente scaduto da molto tempo.

“Importanti sono le conquiste ottenute fino ad oggi dalle donne nel nostro Paese – concludono le Consigliere -, ma attraverso un impegno quotidiano dobbiamo continuare a lottare per una società più giusta, solidale e a misura di donna. In questa giornata riteniamo gravi le parole del Presidente Testolin che prova a giustificare l’assenza di donne in Giunta con la necessità di una modifica della legge elettorale. Per inserire una Assessora tecnica in Giunta non c’è bisogno di alcuna modifica; minor fatica ancora comporterebbe la dimissione di un Consigliere e il subentro della prima esclusa autonomista. In ogni caso, noi siamo pronte anche domani a votare l’inserimento della doppia preferenza di genere e dell’obbligo di garantire la presenza di entrambi i generi in Giunta per rispettare i dettami della nostra Costituzione.”

Da Valle d’Aosta aperta arriva invece un invito a riflettere “sulla recente scelta, del nostro appena eletto Presidente Testolin, di non prevedere nessuna donna all’interno della sua giunta; nonostante più di 50 anni di politiche per l’uguaglianza di genere a livello europeo, la disparità di genere all’interno delle istituzioni risulta ancora rilevante e, purtroppo, la Valle D’Aosta rappresenta un esempio lampante di questa tendenza che ha delle ripercussioni negative sulla comunità valdostana e si traduce in un limite nella rappresentanza degli interessi e diritti specifici alla condizione di donna”.

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