Tutto da rifare. Nessuno dei quattro candidati presentatisi alla selezione per il nuovo Direttore generale dell’Office régional du tourisme aveva tutti i requisiti richiesti. Resta pertanto ancora vacante il posto lasciato libero da Gabriella Morelli, passata al Dipartimento personale della Regione.
Ad annunciare questa mattina in conferenza stampa di Giunta l’esito infruttuoso della selezione è stato l’Assessore regionale al Turismo Giulio Grosjacques, che ha anche spiegato l’apertura di una nuova selezione.
Il bando è stato però in parte modificato e “alleggerito”. In particolare è stato eliminato il requisito della conoscenza, certificata, dell’inglese, “in quanto – ha spiegato l’Assessore al Turismo – è stata considerato per l’incarico specifico non così importante, perché i rapporti con le agenzie sono di competenza del front office”.
Alla selezione, per titoli, possono prendere parte i dirigenti appartenenti alla qualifica unica dirigenziale dell’Amministrazione regionale o di altri enti del comparto unico regionale, con un’anzianità di almeno tre anni nella qualifica dirigenziale, oppure; soggetti con un’esperienza professionale almeno quinquennale, maturata nel decennio antecedente in aziende o enti, pubblici o privati, con contratto di lavoro dirigenziale, oppure; liberi professionisti con almeno cinque anni di comprovato esercizio di attività libero professionale, maturato nel decennio antecedente, con iscrizione all’albo ove prevista dei relativi ordini professionali.
Il nuovo Direttore generale dell’Office régional du tourisme. deve essere in possesso di una delle seguenti lauree magistrali: scienze dell’economia (LM-56), scienze economico-aziendali (LM-77), finanza (LM-16), giurisprudenza (LMG/01), progettazione e gestione dei sistemi turistici (LM-49), scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63), scienze della politica (LM-62), scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità (LM-59).
Il rapporto di lavoro del Direttore generale è a tempo pieno ed esclusivo, regolato da contratto di lavoro di diritto privato nel quale sono disciplinati la durata, non superiore a cinque anni, e comunque non oltre il conseguimento del limite di età o dell’anzianità contributiva massima per il collocamento d’ufficio a riposo dell’interessato, ai sensi della normativa vigente in materia previdenziale, i casi di risoluzione anticipata, le modalità ed i criteri di valutazione dell’attività svolta, nonché il trattamento economico, onnicomprensivo, determinato dalla Giunta regionale con la deliberazione di nomina nel rispetto delle disposizioni di cui all’Accordo del Testo unico delle disposizioni contrattuali di primo livello relative alla dirigenza del comparto unico della Regione Valle d’Aosta.
4 risposte
Chissà se per l’incarico è prevista una indennità per la conoscenza della lingua inglese? Magari sarà sufficiente una autocertificazione…
L’ADAVA e in particolare il suo presidente Luigi Fosson non hanno nulla da dire a riguardo? Dopo essere stato per anni il Vikingo separatista della val d’Ayas, Fosson con l’ascesa alla presidenza degli albergatori non è che è diventato improvvisamente l’ennesimo ‘yes man’ di palazzo regionale?
Ma figurati se serve l’inglese per fare turismo… ridicoli
Quindi per l’assessore Giulio Grosjacques è giusto che siano richieste maggiori competenze e che si attribuiscano maggiori responsabilità a impiegati addetti al front office piuttosto che al direttore generale dell’Office du Tourisme. Che secondo questa visione, passerà tutta la sua vita lavorativa all’interno di una stanza del back office, interfacciandosi soltanto con persone che conoscono l’italiano, il francese e, perché no, il patois! Ma da razza di amministratori siamo governati?