Attraverso lo stoccaggio e il riposizionamento della neve, Cervinia si prepara al fianco di Zermatt a ospitare le gare di Coppa del mondo di sci alpino in programma sabato 11 e domenica 12 novembre e tra sabato 18 e domenica 19 novembre. La tecnica dello snowfarming, adottata, è stata rispetto allo scorso anno implementata.
“Abbiamo più che raddoppiato gli impianti passando da due a cinque, riuscendo a recuperare neve naturale e artificiale per un numero importante di metri cubi – dichiara Federico Maquignaz, presidente della Cervino spa -. La grande differenza di quest’anno è l’aver posizionato i mucchi direttamente sulle piste, ciò che ci permetterà di risparmiare nella durata della stesura”.
Sono da poco iniziate le prime operazioni di apertura di alcuni dei teloni e di verifica dell’effettiva tenuta degli accumuli, un’attività dispendiosa in fatto di tempo che perciò gli organizzatori della Coppa del mondo di sci alpino hanno voluto anticipare.
“Siamo contenti del risultato perché, se gli stock a quote più basse hanno subito perdite maggiori, i cali minori registrati da quelli a quote più alte finiscono con il compensarle – constata ancora Maquignaz, stimando diminuzioni di massa fisiologiche tra il -20% e il -25% -. La distribuzione e la successiva messa in funzione dell’impianto di innevamento programmato avverranno soltanto a ridosso dell’evento attorno ai primi giorni di novembre e sulla base di quanto deciso dal direttore di gara”.
La pista “Gran Becca”, disegnata dal campione olimpico di discesa Didier Défago, sta già cominciando a prendere forma. I due terzi del tratto sito sul ghiacciaio godono già di ottime condizioni, mentre nella seconda sezione che porta verso la zona di arrivo dei laghi di Cime Bianche i depositi sono pronti.
“Siamo nati pronti per ospitare la Coppa del mondo di sci alpino, che sarà per noi sicuramente un impegno che porteremo avanti con l’esperienza e la consapevolezza maturate l’anno passato – commenta Maquignaz -. Se avremo fortuna da un punto di vista metereologico, grazie anche al ritardo di due settimane nelle gare, questo sarà un avvenimento bellissimo e capace di donare grande lustro a tutta la Valle d’Aosta”.
Concluso l’autunno di competizioni, tuttavia, Cervinia dovrà riflettere e approfondire puntualmente la possibilità di adottare nuovamente la tecnica dello snowfarming poiché, come concluso da Maquignaz, “coprire, mantenere e poi scoprire di nuovo la neve ha avuto per noi costi importanti che altrimenti non avremmo sostenuto dato che, grazie alle nostre altitudini elevate e al nostro sistema di innevamento funzionante, sono sufficienti le giuste temperature per dare il via alla stagione”.
4 risposte
Patetici!!! ma che sport è questo?
questo snow farming è uno spasso….ad ogni modo se hanno bisogno di altro ghiaccio posso grattarlo dal mio congelatore e portarglielo.
Alla faccia della sostenibilità. Ma fatemi il piacere
di nuovo? non hanno ancora capito che a novembre non nevica più ?