Nel “dietro le quinte” del Matterhorn Cervino Speed Opening, la prova di Coppa del Mondo di Sci Alpino in programma per questo e il prossimo fine settimana sulle nevi tra Valle d’Aosta e Vallese, si muove anche una imponente macchina dei soccorsi. Sono operativi circa cinquanta operatori di vari enti, per 9 postazioni di soccorso, con personale misto e con medico dislocate in partenza, lungo il tracciato della pista “Gran Becca” e all’arrivo, coordinate dalla base operativa sul posto.
Il Soccorso Alpino Valdostano è in prima linea nell’organizzazione dell’assistenza e soccorso, con i suoi tecnici, insieme al Soccorso sanitario emergenza territoriale 118 dell’Usl della Valle d’Aosta, al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, alla Polizia di Stato (sul posto con il Centro addestramento alpino di Moena), all’Esercito, ai Pisteurs secouristes, ai Volontari del soccorso di Valtournenche e Valpelline, alla Croce Rossa Italiana e ai colleghi soccorritori svizzeri di Air Zermatt.
Il direttore del 118, Luca Cavoretto, è il responsabile medico, mentre al direttore del SAV Paolo Comune compete coordinare le operazioni di soccorso e il tecnico SAV Lucio Trucco è operativo alla base. Sono a disposizione due elicotteri (uno della Protezione civile valdostana e uno di Air Zermatt), cui si affiancherà nei quattro giorni di gare quello della Guardia di finanza, attivabili dalla base operativa in contatto con la Centrale Unica del Soccorso, attiva per le attività ordinarie e per ulteriori emergenze.
“L’organizzazione complessa dell’assistenza e del soccorso si avvale dei pisteurs secouristes, sempre operativi in pista – spiega il direttore del SAV, Paolo Comune – e la predisposizione di squadre miste, coordinate dal Soccorso Alpino Valdostano con il supporto medico del 118 rendono l’intervento quanto più rapido ed efficace possibile, a beneficio degli atleti e dell’organizzazione nel suo complesso”.
“L’esperienza maturata nel corso di altri eventi analoghi – afferma il direttore del 118, Luca Cavoretto – ci permette di mettere in campo le risorse disponibili al fine di dare il massimo supporto possibile sia agli atleti sia a tutte le persone sul posto, senza interferire con la gestione ordinaria dell’emergenza-urgenza sul territorio valdostano”.