Un convegno tira le fila di cinque anni del progetto Typicalp

Nell'ambito del progetto è stata analizzata la maggiore digeribilità del latte alimentare A2 proveniente da razza autoctona valdostana, creato il latte fermentato YoAlp con fermenti interamente locali e la nuova bevanda energetica con polifenoli della frutta TyipicAlp power drink.
Da sinistra Marco Carrel, Piero Prola e Mauro Bassignana
Ambiente

Sarà la cornice di alta quota della Skyway Monte Bianco a fare da sfondo al convegno “Dairy Science Conference”, l’evento che dopo 5 anni di collaborazioni e attività chiude il progetto europeo Typicalp. La giornata, in programma il prossimo venerdì 24 novembre, sarà funzionale al dialogo con enti di ricerca e aziende, associazioni ed esperti, che vogliano confrontarsi attorno alla tematica delle sfide e delle opportunità per la filiera lattiero-casearia di montagna.

Typicalp

Nell’ambito della cooperazione transfrontaliera tra Valle d’Aosta e Canton Vallese, Typicalp si è concentrato sulla tutela e sulla valorizzazione dei prodotti lattiero-caseari nostrani. Sotto la guida dei suoi capofila, l’Institut Agricole Régional per l’Italia e l’Hes-So Valais-Wallis per la Svizzera, l’iniziativa ha beneficiato della partnership dell’assessorato regionale Agricoltura e risorse naturali, della Chambre valdôtaine e della Fondazione links.

“Il progetto ha rivestito un ruolo importante anzitutto in termini di attività casearia, un settore centrale nel sistema agroalimentare e di gestione del territorio regionale che ha necessità di essere seguito, curato e valorizzato nelle sue produzioni tradizionali ma anche diversificato e innovato – ha commentato Mauro Bassignana, direttore della sperimentazione dello Iar, durante la conferenza stampa di lancio dell’evento tenutasi oggi, giovedì 16 novembre -. Un secondo punto rilevante è stato l’approccio di lavoro, per il quale sono stati fondamentali sia gli ingenti finanziamenti europei ottenuti sia la crescita in coesione e competenze raggiunta grazie la collaborazione con i nostri partner”.

Coinvolgendo a diverso titolo agricoltori e produttori ma anche istituzioni e associazioni, cooperative e consorzi, ricercatori e scienziati, Typicalp ha cercato di esaltare al meglio le peculiarità della Valle d’Aosta nonché permettere alle aziende locali di approcciarsi a nuove opportunità commerciali e di sviluppo economico.

“Abbiamo analizzato e definito la maggiore digeribilità del latte alimentare A2 proveniente da razza autoctona valdostana, oltre che creato il latte fermentato YoAlp con fermenti interamente locali e la nuova bevanda energetica con polifenoli della frutta TyipicAlp power drink – ha elencato Piero Prola, presidente del Consiglio di amministrazione dello Iar, tra i risultati conseguiti, applicabili sul campo e talvolta brevettati in seno al progetto -. Abbiamo predisposto anche alcuni laboratori mobili per la lavorazione a crudo del latte e acquistato un analizzatore di cellule genetiche per monitorare lo stato di salute delle vacche e somministrare loro antibiotici mirati per ogni malattia”.

Le ricadute del progetto

Come sottolineato dai coordinatori scientifici Sabina Valentini e Luca Vernetti-Prot, Typicalp si è sin da subito configurato quale progetto complesso e ambizioso ma ha avuto risultati eccellenti grazie all’attualità del suo focus e al grande lavoro di squadra compiuto.

“Si tratta di un’iniziativa di cui dobbiamo andare fieri perché ci ha permesso di raggiungere traguardi in materia di innovazione di prodotti e di acquistare macchinari a sostegno del benessere animale – ha commentato l’assessore regionale Agricoltura e risorse naturali, Marco Carrel -. Non credo vi sia davvero una fine, credo invece che valga la pena di continuare a lavorare in questa direzione senza accontentarsi dei brevetti ma puntando all’eccellenza nella ricerca e all’accesso a nuovi fondi europei”.

Dairy Science Conference

Il convegno Dairy Science Conference sarà suddiviso in due distinti momenti inframezzati da un light lunch a cura dello chef valdostano Danilo Salerno.

La sessione mattutina, che prenderà il via alle 9 con i consueti saluti istituzionali e introduttivi, illustrerà ai presenti il lungo progetto con la moderazione di Valentini e Vernetti-Prot. A essi si aggiungeranno alcuni speciali guest speaker tra cui Laura Cavallarin, prima ricercatrice dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari, e Massimo De Marchi, docente ordinario dell’Università di Padova.

Dopo un breve cafè gourmand, i lavori riprenderanno con gli interventi di Luca Battaglino, docente ordinario di Zootecnia speciale presso l’Università di Torino, e Paola De Dea, responsabile della produzione di Veneto Agricoltura. Seguirà un AperiTypicalp, durante il quale potranno essere liberamente poste domande o richiesti approfondimenti circa l’iniziativa; coloro che lo desidereranno avranno peraltro tempo libero a sufficienza per avventurarsi nella salita a Punta Helbronner.

La sessione pomeridiana tratterà invece di tutti quei biomarcatori che rendono unici i prodotti studiati nonché delle prospettive di innovazione dei prodotti e dei processi. Essa vedrà la partecipazione di altri partner Typicalp tra cui la Chambre Valdôtaine e Links Foundation, oltre che di relatori quali Maria Francesca Silvagno, professoressa associata di Biochimica presso l’Università di Torino, e Fabio Guido Mario Salassa, professore associato del Politecnico di Torino.

La giornata si concluderà poi con una favola rotonda di osservazioni e confronti circa scenari ed evoluzioni futuri del progetto, alla quale dialogheranno Dimitri Bocquel, Giuseppe Caragnano, Tiziana Delmastro, Tania Flutto, Pia Invernizzi, Mathieu Merlet, Federico Molino, Laura Thedy e Simona Zenato.

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