Il bastoncino scagliato sulla neve con rabbia al traguardo, la consapevolezza di aver rischiato – e sbagliato – perdendo centesimi preziosissimi. Il gigante di Plan de Corones di Federica Brignone poteva offrire di più, ma la valdostana, in cerca di riscatto dopo le ultime prove, non è contenta. Alla fine è arrivato un sesto posto in una gara avvincente e spettacolare, con le avversarie che hanno dato il massimo con una Lara Gut-Behrami che conferma di essere in stato di grazia e di meritare il pettorale rosso di specialità.
La ticinese domina la gara sulla Erta, vincendo con il tempo finale di 2’00”64, imponendosi con ben 1”09 sulla coppia composta da Alice Robinson e Sara Hector. Alle loro spalle Raghnild Mowinckel in 2’01”87, poi Sofia Goggia che, con il miglior tempo di manche, precede di appena 6 centesimi Brignone. Più indietro Marta Bassino, 10ª.
Nel gigante di Plan de Corones Lara Gut fa il vuoto nella prima manche, Brignone cerca il podio del riscatto
Dopo le ultime gare poco brillanti, con cadute e piazzamenti lontani dal podio, Federica Brignone è in cerca di riscatto. Nella prima manche del gigante di Plan de Corones la valdostana è quinta, ma il podio non è lontano.
Lara Gut-Behrami fa il vuoto in 1’00”48, staccando di 59 centesimi Alice Robinson e di 68 Sara Hector. Brignone è a 84 centesimi dalla ticinese, che vuol dire 16 centesimi dal podio. Alle sue spalle c’è Marta Bassino, poi Sofia Goggia 8ª.
Brignone ha spinto molto nella prima parte, con il miglior primo intermendio, prendendosi molti rischi, andando vicina ad uscire di scena e quindi perdendo fiducia e tempo: “È come se mi fossi bloccata, dopo le ultime uscite ed errori è normale”, ha detto ai microfoni Rai.
La seconda manche è in programma dalle 13.30.
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