I docenti bocciano la nuova palestra in via Dalla Chiesa

I docenti del Liceo Regina Maria Adelaide lamentano di non esser stati consultati sulla scelta della collocazione della palestra e mettono in luce una serie di criticità.
via Carlo Alberto Dalla Chiesa
I lettori di Aostasera

La giunta regionale ha approvato in data 13 novembre 2023 il progetto di fattibilità tecnica ed economica per una nuova palestra a servizio delle scuole secondarie di secondo grado della città di Aosta, del valore di 3,8 milioni di euro, che troverà spazio in un’area di proprietà del Comune di Aosta, lungo via Carlo Alberto Dalla Chiesa.
I docenti di Scienze Motorie del Liceo RMA di Aosta, unitamente ai colleghi, con questo breve scritto vogliono condividere con le autorità competenti e con gli organi di stampa, alcune riflessioni a tale proposito.
Il progetto di costruire una nuova palestra sarebbe una notizia positiva se non fosse che, ancora una volta, gli studenti, le famiglie, il corpo docente e le amministrazioni scolastiche non sono stati consultati per valutare assieme la questione e considerare le effettive esigenze degli utenti.

Innanzitutto, vorremmo esprimere la nostra perplessità riguardo al proposito di edificare una palestra in tale posizione. La sua collocazione, infatti, non risulterebbe particolarmente funzionale a nessuna delle scuole secondarie di secondo grado che attualmente sono prive di una palestra propria (Liceo RMA, LICAM e Istituto Manzetti).
Sottolineiamo che le 2 ore settimanali di scienze motorie che i nostri ragazzi svolgono si riducono, di norma, a 100 minuti (due moduli da 50 minuti l’uno), ai quali vanno sottratti i tempi spesi negli spogliatoi (a inizio e fine lezione) e, ovviamente, il tempo necessario a raggiungere la palestra (andata e ritorno da scuola). Da decenni si evidenziano delle gravi mancanze di strutture in tal senso: i docenti e gli studenti, per svolgere le lezioni di scienze motorie, sono costretti ad usufruire di palestre comunali o private che vengono raggiunte a piedi o in pullman (con i relativi considerevoli costi di noleggio). Quando si raggiungono le strutture più lontane, l’offerta formativa risulta ridotta fino a soli 60-70 minuti di lezione. Tale situazione dipende dal fatto che la programmazione regionale riguardante l’edilizia scolastica non è mai stata particolarmente lungimirante.

Consideriamo, nella fattispecie, la nostra scuola: il Liceo delle Scienze umane e scientifico RMA da sette anni ha sede in via Chavanne, in una struttura prefabbricata, recentemente ampliata, costruita una quindicina di anni fa, in regime emergenziale, per ospitare (provvisoriamente) l’allora ITPR. Valutando il numero di studenti attualmente iscritti, si contano un migliaio di ragazzi che, settimanalmente, si spostano in orario scolastico attraverso la città per raggiungere quattro diverse palestre in cui poter svolgere le lezioni di scienze motorie. Obiettivamente, l’edificio che ospita la nostra istituzione scolastica è situato in una zona densamente edificata ma, prima del 2020, in occasione degli scambi occorsi tra Comune e Regione, avevamo avanzato delle proposte e segnalato dei possibili luoghi in cui realizzare una palestra: l’ex distributore di benzina di Corso Battaglione, oppure una piccola porzione di piazza Ducler. Avevamo, addirittura, chiesto di valutare la possibile realizzazione di una palestra costruita a ponte sopra la nostra scuola. In tutti i casi o non ci sono state date delle risposte oppure sono state evidenziate delle presunte difficoltà tecniche.

Rimane il fatto che da decine di anni viene sottratta agli studenti valdostani una parte di tempo di lezione a cui avrebbero costituzionalmente diritto.
E’ esattamente come se in una istituzione scolastica mancassero le aule didattiche o i laboratori!
Tornando alla delibera regionale dello scorso 13 novembre, non condividiamo il proposito di costruire una nuova palestra in via Dalla Chiesa, perché non verrebbero in tal modo risolti gli attuali problemi logistici. Il tempo necessario per raggiungere la nuova struttura a piedi con una classe di 20 studenti sarebbe comunque di circa 15 minuti (da google maps). Il tempo utile da impiegare per raggiungere una palestra, in cui svolgere adeguatamente le lezioni, non dovrebbe eccedere i 5/6 minuti. Auspichiamo, quindi, che l’amministrazione regionale, prima di progettare e di costruire nuovi impianti sportivi scolastici, consulti preventivamente gli utenti e si faccia carico di risolvere questa situazione con risposte ragionevoli e funzionali agli studenti, agli insegnanti e alle istituzioni scolastiche.

I docenti del Liceo Regina Maria Adelaide

8 risposte

  1. Questo è il mondo della scuola, gli insegnanti sanno sempre tutto. La possibilità di affiancare tre ore non la prendete nemmeno in considerazione vero? Cos’è… rovinerebbe la vostra sacra programmazione?

  2. un commento illuminante! magari con uno studente con le stampelle, spesso un disabile, vestiti normalmente e perchè no…con la neve!!!

    1. Beh, il tempo percorso per andare nella nuova palestra è comunque dedicato ad una camminata, anche nella neve, non vedo dove sia il problema… E un alunno disabile può fruire di un taxi per disabili, avanti, non facciamo sempre una sterile polemica!

  3. Visto che si tratta di scienze motorie, se il tragitto lo facessero di corsa ci metterebbero molto meno tempo!

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