La nuova palestra di via Carlo Dalla Chiesa potrà essere utilizzata anche dalle associazioni

Quattro i milioni previsti nel biennio 2023-2024. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della nuova struttura, che sorgerà a ovest della Gros Cidac, è stato approvato oggi nella riunione settimanale della Giunta regionale.
via Carlo Alberto Dalla Chiesa
Politica

Priorità alle scuole e in seconda battuta alle associazioni sportive. Per la nuova palestra di via Carlo Alberto Dalla Chiesa la Giunta regionale stanzia più soldi. Quattro i milioni previsti nel biennio 2023-2024. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della nuova struttura, che sorgerà a ovest della Gros Cidac, è stato approvato oggi nella riunione settimanale della Giunta regionale.

“Sono stati previsti interventi di urbanizzazione intorno alla palestra – ha spiegato l’Assessore Davide Sapinet – con la realizzazione di un campetto esterno. L’incremento di risorse è per avere un campo regolamentare da poter esser concesso in uso anche alle associazioni. Al momento la struttura sarà priva di tribune, ma da progetto non si esclude che in futuro possano essere realizzate”.

La nuova palestra scolastica in via Carlo Alberto Dalla Chiesa si farà

Luca Ventrice
16 dicembre 2021

Ad ottobre si trattava, e si parlava di un’ipotesi. Ora, invece, la strada è segnata: la nuova palestra originariamente prevista a piazzale Ducler – l’ex Area Ferrando – dalla Regione verrà realizzata in un lotto di terreno del Comune di Aosta adiacente al parcheggio pubblico del supermercato Gros Cidac.

Il dato nel Defr regionale è piuttosto fumoso – si legge infatti che “verranno realizzate nuove palestre scolastiche nel capoluogo regionale attraverso il finanziamento dell’intervento di progettazione di una seconda palestra scolastica, che si aggiunge a quella che sarà realizzata nel 2022, con risorse stanziate con il secondo assestamento 2020 –, ma è emerso questa mattina in Consiglio comunale.

All’origine una mozione presentata dalla Lega: “È evidente che si parla di un lotto ancora ‘a tutto terreno’ – ha spiegato il consigliere Sergio Togni –. Questo ci preoccupa, ci sono parecchie aree da recuperare e diversi edifici: l’ex Centrale del latte, una parte dell’area ex Testafochi, la zona FA08, ci sono parti di proprietà regionali. Lo sforzo dovrebbe essere quello di evitare di consumare pezzi di terreno vergine per impiantarci strutture che di provvisorio hanno ben poco. Invito l’Amministrazione a non farci occupare altri pezzi di terreno libero e a trattare con la Regione”.

Togni che non manca di far notare alla maggioranza l’incongruenza di fondo che si presenta chiara ai suoi occhi: “Quando siete in opposizione fate una difesa strenua contro lo spreco di suolo, e in questo caso lo è chiaramente. Dobbiamo fare le barricate, qui si parla di un altro consumo di suolo un anno dopo quanto fatto in viale Chabod con il nuovo Bérard. Bisogna fermare queste azioni scriteriate che ci impone l’Amministrazione regionale e recuperare e riusare gli ecomostri che abbiamo in città”.

In risposta, l’Assessore all’Ambiente Loris Sartore – che in maniera inedita si trova a dover “parare” il colpo di consentire in serenità il consumo di suolo cittadino – dice: “L’esigenza di palestre scolastiche è ormai cronica, sono anni che le Istituzioni fanno fatica, organizzando spostamenti in pullman per le classi. Gli Uffici regionali hanno stimato in 3 o 4 palestre l’esigenza per soddisfare la richiesta delle scuole presenti in città”.

L’unica soluzione possibile e la mediazione

Secondo Sartore altre zone di Aosta non erano adatte, e si è giunti ad una mediazione con piazza Deffeyes: “Abbiamo concertato la realizzazione di questa prima palestra chiedendo che non ci si limitasse a quello ma che almeno una delle prossime palestre abbia la possibilità di accesso al pubblico e quindi di ospitare competizioni sportive, rendendo un servizio anche per i cittadini. L’osservazione sul consumo di suolo è giusta, ma questo ci permette di riqualificare un’area dotandola di servizi sportivi e di aree verdi curate dalla Regione”.

Non è poi detto che le palestre ex novo saranno poi quelle previste. Anzi, il Sindaco Gianni Nuti spiega: “Delle 3 o 4 palestre di cui si parla è probabile che ne nasca una sola. Su via Torino, infatti, ci sarà un rifacimento o una ristrutturazione del ‘Maria Adelaide’, con ogni probabilità a ricadere sul PNRR. E questo ci toglierebbe la costruzione di altre due palestre. Alla Regione abbiamo detto: ‘Ok, fate una palestra nuova e ci mettete a verde il terreno. È questo il do ut des ipotizzato per l’intervento nella zona della Cidac”.

Sindaco che tenta di fugare l’accusa – annosa – che vede Aosta in posizione “ancillare” rispetto a piazza Deffeyes: “La trattativa con la Regione è partita dal prato di Sant’Orso – aggiunge –. Questo per dirvi che non è che ci facciamo asfaltare tutte le mattine. Poi, si deve arrivare ad una soluzione che debba dare un vantaggio anche alla città”.

Un Accordo di programma per gli impianti sportivi?

Se Togni, sconsolato, dice che “diventeremo la città delle palestre”, il suo collega, l’ex Sindaco Bruno Giordano lancia una proposta per mettere ordine: “Solo un Accordo di programma sugli impianti sportivi garantisce di superare turbolenze politiche e cmabi di maggioranza perché è un documento ufficiale, è firmato e ha valore. Sono convinto che approfondendo le cose un piano di sintesi tra Amministrazione comunale e regionale andrà sicuramente trovato nell’interesse generale di tutti”.

2 risposte

  1. Ma fatele e basta queste nuove palestre, senza fare storie, senza bisticciare perché non avete avuto voi questa buona idea, da quando è stato abbattuto il palazzo CONI ci avete messo una vita per fare un palaindor, per di più già chiuso per restauri.
    Sarà ben meglio fare delle palestre per i ragazzi che fare aereoporti e aree megalitiche incompiute. Non ci sono spazi ad Aosta per fare sport, quelli che restano sono ormai obsoleti, basta guardare il campo di atletica e il Palaghiaccio. Datevi una mossa, per i giovani di oggi e di domani.

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