Approvati il rendiconto 2023 e l’assestamento di bilancio 2024 della Regione

A votare a favore, in aula, i gruppi di maggioranza, mentre si sono astenuti quelli di opposizione.
Consiglio Regionale
Politica

Il Consiglio Valle ha approvato oggi – giovedì 6 giugno – il rendiconto generale 2023 e l’assestamento al bilancio di previsione 2024 della Regione. A votare a favore, in aula, i gruppi di maggioranza (Union Valdôtaine, Federalisti progressisti-Partito democratico, Alliance Valdôtaine-Vallée d’Aoste Unie, Pour l’Autonomie e Stella Alpina), mentre si sono astenuti quelli di opposizione (Lega, Rassemblement Valdôtain, Progetto civico progressista ed il Gruppo misto).

Nell’esame dei due disegni di legge, l’Aula ha anche approvato un ordine del giorno del Gruppo misto – emendato in accordo con il Governo – per verificare l’interesse alla costruzione di una pista di skiroll tra Aosta e Courmayeur.

Sul rendiconto è stato invece approvato un emendamento della seconda Commissione, mentre sull’assestamento sono stati recepiti due emendamenti sempre della stessa Commissione consiliare. Inoltre, l’Assemblea ha preso atto di otto relazioni della Sezione di controllo della Corte dei conti.

Il rendiconto e l’assestamento in numeri

Le entrate della Regione nel rendiconto del 2023, al netto delle partite di giro, sono state pari a 1.707 milioni di euro, con una crescita del 5,2 per cento rispetto all’anno precedente.

Incremento che si è fatto sentire soprattutto nelle entrate correnti, cresciute di quasi 8,1 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente, passando da 1.502 milioni a 1.624 milioni di euro. Il motivo? La crescita delle entrate di natura tributaria.

La spesa corrente rappresenta l’81,04 per cento del bilancio, mente la spesa in conto capitale si attesta al 14,23 per cento. Il restante 4,73 per cento rappresenta le spese per attività finanziarie.

Per quanto riguarda i pagamenti, la percentuale è dell’89,96 per cento delle somme impegnate e l’indicatore annuale di tempestività è di -7,68. Tradotto: mediamente la Regione paga le fatture con quasi otto giorni di anticipo rispetto alla loro naturale scadenza.

Il rendiconto presenta un risultato di amministrazione, al 31 dicembre 2023, di 525 milioni 753mila euro che, al netto delle quote vincolate e accantonate per legge, definisce un avanzo disponibile di 294 milioni 233mila euro destinato, con la legge di assestamento, al finanziamento di spese di investimento.

Tra gli interventi spicca lo stanziamento di ulteriori 51 milioni di euro da destinare alla finanza locale. Di questi, 11,6 milioni riguardano i contributi agli enti locali per gli interventi di riduzione del rischio idrogeologico a seguito di eventi calamitosi; 14 milioni per interventi di edilizia scolastica di competenza dei comuni, 8 milioni dei quali per la ricostruzione della scuola primaria di Arnad.

A questi si aggiungono gli 11,2 milioni di trasferimenti straordinari all’Arer per il completamento della riqualificazione energetica del patrimonio di edilizia residenziale pubblica; 2 milioni 750mila euro a favore del Bim in qualità di Ente di governo dell’ambito, per avviare un processo di digitalizzazione del servizio idrico integrato; 1,5 milioni di contributo straordinario al Comune di Fénis per la realizzazione di un collegamento ciclopedonale con passerella sulla Dora Baltea; 1 milione per l’adeguamento tecnologico delle strutture residenziali territoriali destinate all’assistenza delle persone anziane e con disabilità.

Non solo: 500mila euro integreranno al contributo straordinario alla Casa di riposo J.B. Festaz per il rifacimento delle colonne idriche; 6,3 milioni andranno ai comuni per l’adeguamento, la ristrutturazione e la realizzazione di opere minori di pubblica utilità; e quasi 1,5 milioni serviranno per interventi previsti dal Piano per lo sviluppo di Aosta capitale dell’autonomia.

In materia di edilizia scolastica, si aggiungono 890mila euro per interventi prioritari su edifici di proprietà regionale; 9 milioni per la valorizzazione del “Palazzo Cogne” di Aosta da destinare a residenza universitaria; 2,5 milioni per lo studentato annesso al polo scolastico di Verrès.

Gli investimenti in materia di conservazione dei beni culturali sono integrati di 5,5 milioni di euro, tra i quali sono previsti interventi al Museo archeologico regionale, all’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, al Palazzo Roncas di Aosta, al Castello di Quart, al Castello di Ussel oltre a contributi per il restauro del patrimonio edilizio di interesse storico.

Per gli impianti a fune, le risorse sono incrementate di 76,2 milioni di euro, in particolare per la sostituzione della seggiovia Goillet-Colle superiore nel comprensorio di Cervinia; una nuova telecabina da 10 posti a Chécrouit nel domaine di Courmayeur; la rivisitazione del progetto della nuova telecabina Les Suches/Chaz Dura a La Thuile; la realizzazione di un lago artificiale per l’innevamento al Crest nel comprensorio del Monterosa e l’ampliamento del bacino artificiale Leissé a Pila; il potenziamento dell’innevamento ad Antagnod, Estoul e Weissmatten; la riconversione del comprensorio di Chamois tramite la realizzazione di una slittovia e di un family Park.

Quasi 5 milioni di euro sono invece destinati a lavori di sistemazioni idraulico-forestali per la protezione del territorio da frane, alluvioni e valanghe oltre che alla regimazione delle aste torrentizie. Sono circa 4 milioni i contributi agli investimenti di Consorzi di miglioramento fondiario per lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture rurali. Un contributo di 800mila euro è previsto per il Comune di Fontainemore per finanziare il recupero di una struttura nella riserva naturale Mont Mars.

Gli interventi prioritari per la messa in sicurezza della rete viaria regionale sono aumentati di 7 milioni 250mila euro; mentre 3,3 milioni sono destinati alla manutenzione straordinaria della caserma regionale del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco ad Aosta. Un milione di euro è poi previsto per finanziare i progetti di ricerca e sviluppo realizzati dalle imprese industriali.

Sono aumentate le disponibilità, per 18 milioni di euro, dei fondi di rotazione regionale istituiti presso Finaosta spa per la concessione di mutui agevolati per interventi nel settore dell’edilizia residenziale, a seguito della riapertura del bando, e per l’efficientamento energetico.

Gli investimenti in ambito sanitario sono incrementati di 17 milioni di euro, di cui 15 destinati al finanziamento dell’Ospedale di comunità nel comune di Verrès.

Infine, viene autorizzata l’estinzione anticipata di mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti spa per circa 46 milioni di euro.

di Luca Ventrice

29 ordini del giorno depositati sull’assestamento di bilancio

5 giugno 2024

Consiglio Regionale
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Da una pista di skiroll fra Aosta e Courmayeur, alla prosecuzione della ristrutturazione del Convitto Gervasone fino all’eliminazione delle “assurde limitazioni di parcheggio” e delle” piste ciclabili inutilizzate” del comune di Aosta. Sono 29 in tutto gli ordini del giorno arrivati all’Assestamento di bilancio, all’esame del Consiglio regionale.

I testi dei due disegni di legge sono stati presentati dalla Giunta il 3 maggio scorso: il rendiconto presenta un risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023 pari a 525 milioni 753mila euro che, al netto delle quote vincolate e accantonate per legge, definisce un avanzo disponibile di 294 milioni 233mila euro che viene destinato con la legge di assestamento al finanziamento di spese di investimento.

Tredici le iniziative della Lega Vda che chiede di garantire l’assistenza sanitaria con l’ausilio di personale infermieristico nelle strutture per anziani, ripristinando le condizioni esistenti prima della riduzione della stessa. Sul Colle del Nivolet il Carroccio chiede il completamento della pista sterrata che collega Valsavarenche con Ceresole Reale. Per rendere pienamente fruibile l’edificio, vengono chiesti fondi per dar corso ai lavori di ristrutturazione dell’Istituto regionale Gervasone di Châtillon. Richiesta avanzata anche dal gruppo misto di Claudio Restano, che ha presentato in tutto quattro ordini del giorno, più uno condiviso con Rassemblement. Fra gli impegni previsti quello di verificare la possibilità di realizzare servizi igienici nell’area degli sport tradizionali.

Rassemblement Valdôtain ha depositato tre ordini del giorno chiedendo investimenti nel tratto di Statale 26 e Strada regionale 6 per Champdepraz e la riqualificazione del castello Saint-Germain.

Sono otto invece le iniziative di Pcp, che impegna la Giunta a rivedere la disciplina di accertamento del francese anche per gli Oss e ancora a sottoporre a Vas il progetto della strada del Colle Ranzola.

In mattinata dalla minoranza erano arrivate critiche alla maggioranza sull’avanzo “monstre”, conseguenze all'”incapacità di programmare”.

Per il relatore di minoranza Stefano Aggravi. “Questo dovrebbe portarci non tanto a guardare con interesse alle possibili allocazioni delle risorse libere, ma al perché questo si sia generato con tale magnitudo. Il bilancio di previsione della regione sembra perdere appeal politico rispetto all’allocazione dell’avanzo libero”.
“Incapacità di programmare e investire” evidenziata anche da Erika Guichardaz di Pcp. “Sostenere poi che l’avanzo viene riallocato è ridicolo. La domanda dovrebbe essere, perché non lo avete speso?”. Chiede “una riflessione “per fare in modo che termini come “contributi straordinari” o “operare in deroga” non diventino una normalità” aggiunge Andrea Manfrin della Lega Vda. “Le entrate dovrebbero essere pianificate in funzione delle esigenze di spesa ed è profondamente sbagliato chiedere al cittadino di contribuire per importi superiori a quelli che si utilizzano” aggiunge Pierluigi Marquis di Forza Italia Vda. Accusa la maggioranza di “prepotenza politica” Claudio Restano del gruppo misto, evidenziando “una mancanza di attenzione nei confronti dei Consiglieri: ci vuole rispetto dei ruoli e questo rispetto è venuto a mancare”.

Alle accuse della minoranza, risponde il Presidente della Regione Testolin: “La volontà dell’Amministrazione è dare risposte concrete alle esigenze del territorio con investimenti diretti a migliorare la sicurezza, le infrastrutture e il mondo della scuola. La sfida futura sarà quella di chiudere i bilanci a venire in maniera da rendere attrattivo il “Sistema Valle d’Aosta” sia dal punto di vista dell’organizzazione dell’Amministrazione, sia da quello del lavoro che si sta concretizzando in maniera sempre più importante. Nel complesso, le scelte fatte, sicuramente perfettibili, sono animate dall’attenzione ai bisogni dei valdostani a cui non hanno fatto eco risposte alternative da parte dell’opposizione, a dimostrazione della bontà delle scelte fatte”.

294 milioni di euro dall’assestamento di bilancio della Regione

29 aprile 2024

Consiglio Regionale
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Ammonta a 294 milioni di euro l’avanzo di amministrazione che sarà reinvestito dalla Regione nella prima legge di Assestamento di bilancio.
Soldi che andranno destinati per 18 milioni di euro all’aumento dei fondi di rotazione Finaosta dei mutui per interventi nel settore dell’edilizia residenziale; 46 milioni  per estinguere anticipatamente i mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti.
Per l’edilizia scolastica di competenza degli enti locali sono previsti 14 milioni di euro, oltre a 9 milioni di fondi regionali integrativi, in aggiunta ai 6,3 milioni del Fondo sviluppo e coesione, per lo studentato a Palazzo Cogne, a cui si aggiungono 890 mila euro per gli edifici scolastici di proprietà regionale.
11,2 milioni di euro sono destinati all’Arer per il completamento degli interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica. Incrementati di 17 milioni euro le risorse per la sanità, di cui 15 destinati al finanziamento dell’Ospedale di Comunità di Verrès. Il rifinanziamento del fondo per la realizzazione di opere minori di pubblica utilità da parte dei comuni ammonta a 6,3 milioni. Stanziati anche i fondi necessari a garantire la messa in sicurezza e il superamento dello stato di emergenza conseguente agli eventi nei comuni di Aymavilles, Villeneuve, Bionaz e Oyace.
Quasi 4 milioni di euro sono destinati ai beni di interesse storico e altrettanti vanno per i contributi agli investimenti di Consorzi di miglioramento fondiario per lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture rurali. “Importanti investimenti” previsti anche sugli impianti a fune “considerate le ricadute che il sistema ha avuto e avrà in prospettiva per lo sviluppo del territorio regionale”.

L’approvazione dell’assestamento di Bilancio è conseguente all’approvazione e “in anticipo rispetto alle scadenze di legge” del Disegno di legge di Rendiconto Generale e del rendiconto consolidato relativi all’esercizio 2023.

Il Rendiconto presenta un risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023 pari ad 525.753.952 euro che, al netto delle quote vincolate e accantonate per legge, definisce un avanzo disponibile di 294.233.073 euro. Le previsioni definitive di competenza pareggiano sui 2.550.396.564 euro.

Le entrate della Regione nel rendiconto del 2023, al netto delle partite di giro, sono state pari a 1.707 milioni di euro, +5,2% rispetto all’anno precedente.
L’incremento si è verificato soprattutto nelle entrate correnti, cresciute di quasi 8,1% rispetto all’esercizio precedente (passando da 1.502 milioni a 1.624 milioni di euro), per effetto della crescita delle entrate di natura tributaria.

La spesa corrente rappresenta l’81,04% del bilancio, mente la spesa in conto capitale si attesta al 14,23%: il restante 4,73% rappresenta le spese per attività finanziarie.

Il rapporto tra impegni e stanziamenti definitivi di bilancio è del 63,18%, mentre la percentuale dei pagamenti è pari a 89,96 % delle somme impegnate.

L’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti è di – 7,68 (era – 2,31 nel 2022). “Ciò significa che mediamente le fatture sono pagate con quasi 8 giorni di anticipo rispetto alla loro naturale scadenza”.

76 milioni di euro per gli impianti a fune

L’intero settore degli impianti a fune vede un incremento di 76 milioni di euro delle risorse delle leggi regionali di finanziamento, “in vista della necessità di ammodernare impianti strategici e di potenziare sistemi di innevamento artificiale, anche in relazione all’eccezionale aumento dei costi”.

Previste 12 iniziative di revisione generale di impianti a fune in diversi comprensori, obbligatorie per il mantenimento in esercizio degli impianti stessi.

Il disegno di legge finanzia, inoltre: a Cervinia la sostituzione della seggiovia Goillet – Colle superiore Cime bianche con nuova seggiovia a 6 posti ad ammorsamento automatico; a Courmayeur la sostituzione della telecabina Checrouit con nuova telecabina a 10 posti; a La Thuile la rivisitazione del progetto della nuova telecabina Les Suches – Chaz Dura.

Per l’innevamento artificiale arrivano invece dall’assestamento di bilancio le risorse per  un nuovo lago artificiale al Crest nel comprensorio di Monterosa, per l’ampliamento del bacino artificiale Leissé a Pila e per il potenziamento e rinnovo dell’innevamento nei comprensori di Antagnod, Estoul e Weissmatten.

Per Chamois arriva il finanziamento per la prima slittovia della Valle d’Aosta. Il progetto, pensato da Cervino Spa in collaborazione con il Comune, ha l’obiettivo di riqualificare l’offerta della località e attenuare le perdite di bilancio registrate. Il costo della slittovia (Nda nella foto quella di Ascona Locarno), che dovrebbe partire nella zona di arrivo della prima seggiovia per poi salire lungo il bosco per circa 1,6 km, si aggira intorno al milione e 200mila euro.  “E’ sicuramente uno strumento che attirerà le famiglie”.

Sempre nell’Assestamento di bilancio sono stanziati 60mila euro per la manutenzione straordinaria per la funivia e la teleferica Buisson Chamois e l’acquisto di macchinari.

6 risposte

  1. il fatto che possa far utile non dovrebbe esser secondario rispetto al devastante impatto ambientale? mi riferisco alla slittovia, già il nome conduce al bagno

    1. Impossibile che faccia utile, bisogna anche considerare manutenzione, semmai aumenta passivo, se metti biglietto troppo caro non ci va nessuno.

  2. Quanto dovrebbe costare il passaggio in slittovia per ammortizzare costi previsti (poi si sa che dalle previsioni ai fatti ci son i lieviti) di unmilioneduecentomila euro? Ridicoli, lo avranno deciso in una serata di sbornie? Questa opera idiota dovrebbe seconbdo le in tenzioni su riportate “garantire un’offerta turistica più sostenibile anche nelle piccole stazioni?, Fate una Disneyland in piena regola così lo è ancora di più sostenibile secondo questi parametri all’incontrario!

    Chamois che si vanta di non aver macchine sul suo territorio sta pensando a progetti belli impattanti per non esser da meno degli altri così perde il suo carattere peculiare di località alpina.
    I nostri amministratori si danno all’alcool o peggio.

  3. Dopo la voragine della montagna sotto il Castello di Ussel ora una slittovia in mezzo alle montagne …..complimenti x le scelte ….

    1. Quello che secondo le promesse “sarà terminato nell’autunno del 2023” è in alto mare, anzi nell’oceano, mentre l’asserito “impatto zero” dell’impianto per ora è una enorme voragine nella montagna che ricorda pienamente in peggio una grande cava.
      Quando ci governano i vandali.

      1. La vera domanda è come mai si è concesso di costruire nelle vicinanze di un castello…. ma non ci sono vincoli archeologici ? Inoltre era un bellissimo angolo di natura pieno di animali selvatici ora completamente spariti…..

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