L’attività chirurgica nel 2023 ha visto un incremento di circa 3.000 interventi rispetto all’anno precedente, pari al 25 per cento in più. Dati che – spiega l’Azienda Usl – superano complessivamente il livello pre-pandemia, facendo segnare un +2,8 per cento sul 2019. E nei primi quattro mesi di quest’anno il numero è già all’11 per cento in più rispetto al 2023.
Nel dettaglio, nel 2023 all’ospedale Parini e al presidio Beauregard di Aosta sono stati eseguiti 15.149 interventi per un totale di 9.815 ore. Nel 2022 gli interventi sono stati 12.202 (7.925 ore) e nel 2019 erano 14.738 (9.738). Nel primo quadrimestre 2024 sono stati invece effettuati 5.473 interventi contro i 4.891 negli stessi mesi del 2023. La durata media degli interventi è scesa da 40 a 39 minuti.
“Nonostante le ben note criticità che sta affrontando la Sanità pubblica in tutte le regioni italiane, nel nostro ospedale la crescita dell’attività chirurgica, anche oltre i livelli pre Covid, rappresenta un importante segnale dell’efficacia di una serie di azioni organizzative e di riprogrammazione, e alla loro ricezione e applicazione da parte dei Direttori dei nostri reparti e di tutte le loro equipe, che ringrazio” spiega il direttore generale Usl Massimo Uberti.
“Questo risultato non significa che il problema liste di attesa per gli interventi sia risolto – aggiunge –. Due anni di quasi azzeramento dovuto al Covid non si riassorbono in pochi mesi. Il dato positivo conferma però l’efficacia della strada che abbiamo intrapreso sperimentando un modello ‘flessibile’ di ospedale. Una programmazione per far fronte alle grandi variazioni di presenze sul territorio dovute al turismo, che potenzia l’attività chirurgica programmata in bassa stagione e la riduce a favore delle urgenze durante i picchi turistici”.
“Questo risultato premia gli sforzi compiuti dall’Azienda – dice invece l’assessore alla Sanità Carlo Marzi –. Pur sapendo che le sfide della Sanità pubblica sono sempre più numerose e complesse, è fondamentale restituire ai cittadini e agli operatori sanitari anche questi dati che mostrano un segnale positivo e incoraggiante“.
“Oltre a tradursi in un miglioramento della risposta ai bisogni dei nostri pazienti, questo risultato ci gratifica nel nostro impegno quotidiano portato avanti attraverso la collaborazione tra il nostro Dipartimento e quello di Anestesia diretto dal dottor Montagnani”, chiude invece dice il direttore del Dipartimento delle Discipline Chirurgiche Amedeo Manuel Mancini.