“Turisti venite a Cervinia”: la ripartenza della località ai piedi del Cervino

A un mese dall'alluvione Cervinia si presenta in ottima forma anche se le disdette sono state numerose. La stagione estiva sta registrando tra il 40 e il 60% di presenze in meno rispetto alla scorsa estate.
Breuil Cervinia foto Alice Dufour
Società

“È grazie ai turisti che Cervinia può davvero ripartire” è il messaggio della sindaca di Valtournenche Elisa Cicco che passeggia a Breuil Cervinia tra i déhors della centrale via Carrel. A un mese esatto dall’alluvione che l’ha colpita nella notte tra il 29 e il 30 giugno, la rinomata località turistica, situata a 2.000 metri ai piedi della Gran Becca, si è risollevata.

“La montagna è aperta, c’è lo sci, c’è il golf, dove manca una sola buca su diciotto. Ci sono anche gli eventi estivi, che sono stati tutti confermati” assicura la sindaca. Nel corso della settimana sono infatti in programma gli appuntamenti del Cervino CineMountain, il festival internazionale dei film di montagna più alto d’Europa.

La ripartenza di Cervinia

“Tutto è ripartito in breve tempo” aggiunge la sindaca. Di fronte all’emergenza la comunità si è mostrata unita e coesa. Una comunità che si è rimboccata le maniche e ha iniziato a spalare via fango. Dopo due settimane dall’alluvione, Cervinia era già risorta dalla melma e dai detriti che l’avevano invasa.

Lorenzo del Bar Planet ricorda “siccome stiamo ristrutturando l’albergo abbiamo fatto un muraglione con sei pallet di sacchi di cemento. È stata la nostra salvezza perché altrimenti sarebbe arrivato anche da questo lato”. L’azione strategica ha salvato via Battaglione Monte Cervino e l’inizio di via Carrel.

“Le immagini trasmesse dalle reti televisive sono vere, ma incomplete. Hanno comunicato i danni, senza mostrare la ripartenza” raccontano cinque turisti romani che da trent’anni frequentano Cervinia. “Ottima ripartenza e tanta buona volontà”. Anche Omar, cresciuto a Cervinia e ora residente in Svizzera, dichiara “il paese ha reagito: turisti venite lo stesso”.

Stagione estiva sottotono a Cervinia: tra il 40 e il 60% di presenze in meno rispetto alla scorsa estate

Dopo l’alluvione, sono piovute le disdette. I turisti romani commentano “non abbiamo mai pensato di disdire. Abbiamo solo telefonato per essere rassicurati”.

Gli albergatori e i commercianti, alla vigilia di agosto, sperano in un aumento dei flussi turistici. Rinunce e disdette hanno colpito tutti, nessuno escluso. Rispetto alla scorsa estate infatti le presenze registrate sono tra il 40% e il 60% in meno.

“Non è una stagione sfavillante” racconta Marco, gestore del negozio di articoli sportivi Uainot. “Non è tutta colpa dell’alluvione. Il meteo ha fatto i capricci per l’intero mese di giugno”.

“Sto provando a recuperare gli attacchi da snowboard che si riescono parzialmente a pulire. È tutto in sconto: gli scarponi che sono riuscito a salvare sono al 50%, gli attacchi al 40%. All’esterno avevo quaranta centimetri di fango, dentro venti. Fortunatamente le bici elettriche non hanno subito danni, ad eccezione di alcuni carica batterie che ho buttato perché pieni di fango”.

Jacopo si era da poco lanciato in una nuova attività aprendo a novembre dello scorso anno l’enoteca Twentyseven. “Avevo aperto il primo giugno. Si stava lavorando bene nei weekend, fino all’alluvione”. Il gestore, che è riuscito a salvare le bottiglie di vino, aggiunge “in quindici giorni abbiamo sistemato tutto”.

L’iniziativa dello shopping solidale

Cervinia si presenta in ottima forma, soprattutto nella via centrale, dove di fronte agli esercizi commerciali spuntano numerose bancarelle. Osservando la merce esposta si scovano però tracce dell’alluvione. Per vendere merci e capi ancora in buono stato, la maggior parte degli esercenti aderisce all’iniziativa dello shopping solidale.

“La ripartenza sta andando bene. Cercheremo di vendere il 70% del magazzino, il 30% l’abbiamo buttato perché rovinato. Abbiamo lavato la merce: scarpe, borse e abbigliamento. Ora stiamo vendendo al prezzo di costo” spiega Roberta del negozio Mirabell Sport. Anche Nicole, titolare della Tabaccheria, svende i giochi che è riuscita a salvare dall’alluvione. “I volontari sono stati tantissimi: c’è chi ha palato e chi ha ripulito i giochi dal fango”.

Sulle tracce dell’alluvione

L’area visibilmente più colpita è la zona Crétaz, al di là del fiume, dove il verde ha ceduto il posto al grigio del fango. La “kid zone” c’è, seppure in versione ridotta, chiuso invece il parco giochi. Per i piccoli visitatori esiste però un’alternativa: tanti giochi e un parco avventura nell’area pic nic situata all’ingresso di Cervinia.

C’è anche chi, a causa dei danni subiti, non è riuscito ad aprire e spera di poterlo fare in vista della stagione invernale: lo Ski Rental Top One, il bar “Lo Yeti” e tra gli hotel del centro il Samovar e il Marmore.

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