Il Comune di Aosta ha presentato il Catalogue de l’offre 2024/25 per le scuole

Laboratori di scrittura e di cinema, attività alla scoperta delle discipline “Stem” e sui corretti stili di vita arrivando fino al teatro e al fumetto. Il Comune ha presentato il Catalogue de l'offre 2024/25 con oltre 40 proposte per le scuole cittadine.
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Scuola

Dai laboratori di scrittura a quelli di cinema, passando dalla scoperta delle discipline “Stem” – acronimo di science, technology, engineering and mathematics –, ai corretti stili di vita arrivando fino al teatro e al fumetto. C’è questo e molto altro nel Catalogue de l’offre 2024/25 che il Comune di Aosta ha presentato alle scuole, ogni ordine e grado della città.

Come lo scorso anno – quando l’Amministrazione ha messo sul piatto 34.800 euro – si parla di oltre 40 proposte che si affiancano alle attività didattiche e che, nel 2023/24, avevano coinvolto 120 classi. Per il 2024/25 il finanziamento dipenderà dalle adesioni, ma il Comune conta di investire circa 35mila euro.

“Il Catalogue nasce per sottolineare il legame tra le scuole ed il territorio partendo dai campi culturali, sociali, sportivi e scientifici per alimentare la capacità dei ragazzi, da una parte, e come aiuto alle Istituzioni scolastiche, a supporto delle attività didattiche – ha spiegato l’assessore all’Istruzione Samuele Tedesco –. L’anno scorso il tasso di iscrizione è stato superiore del 70 per cento rispetto a quello precedente. Le scuole hanno tempo entro il 30 settembre per aderire, mentre la prossima settimana riceveranno la proposta della terza edizione di FANThéâtre”.

Alcune delle proposte del Catalogue del’offre

La presentazione del Catalogue de l'offre 2024/25
La presentazione del Catalogue de l’offre 2024/25

“Si può usare il cinema anche per fare educazione civica – ha detto invece Alessia Gasparella presidente dell’Associazione Aiace VdA –, per imparare a leggere i prodotti che i giovani vedono su TikTok o in un film o alla tv. Uno dei nostri progetti, Potere delle storie, parla di come sia importante che tutti si sentano rappresentati. Mentre con Ranzie Mensah lavoriamo sullo stereotipo dell’immagine ed i racconti di storie. Ciak, si gira in classe è invece un laboratorio più legato alla tecnica e alla storia del cinema”.

Tra le proposte, anche il fumetto: “Quest’anno propongo diversi laboratori – ha aggiunto l’autrice Erika Centomo –, come Sono un supereroe in cui i ragazzi di ogni età cercano in loro stessi le proprie qualità, partendo dai loro punti di forza e quelli deboli, così come dalle proprie paure. Avremo poi laboratori sul territorio e uno sulla gestione della rabbia, Cosa farò da grande? e, con l’Associazione Solal un laboratorio sulle emozioni e sulla parità di genere per parlare attraverso diverse tecniche di narrazione”.

“Già da diversi anni proponiamo formazioni speciali per i docenti e progetti differenziati per età per gli allievi – dice invece Paola Florio, pedagogista e rappresentante dell’Associazione italiana celiachia Valle d’Aosta –. È importante, per noi, non centrare gli interventi solo sulla dieta senza glutine ma fare un lavoro di sensibilizzazione nei confronti di tutte le diete e la correttezza di uno stile di vita che possa portare ogni individuo al massimo del suo stato di salute. Lo facciamo con giochi per i più piccoli, mentre per le medie e le superiori abbiamo il progetto lifestyle con coinvolgimento dialogico”.

Non manca la scienza, come spiega Jean- Marc Christille, direttore della Fondazione Clément Fillietroz che gestisce l’Osservatorio astronomico: “Con i ragazzi parliamo di materie Stem, ma anche di immaginazione, perché l’aspetto immaginifico della ricerca è fondamentale – ha detto –. Sapersi fare delle domande vuol dire elaborare delle teorie, oltre al fatto che nella scienza l’inclusività è totale. Con loro passiamo dall’astrofisica alla robotica educativa all’astrobiologia e molto altro”.

La parola alla scuola

L'assessore all'Istruzione Samuele Tedesco e l'insegnante Michela Ceccarelli
L’assessore all’Istruzione Samuele Tedesco e l’insegnante Michela Ceccarelli

Un bilancio positivo e una adesione al prossimo Catalogue de l’offre arrivano da Michela Ceccarelli, docente dell’Istituzione scolastica San Francesco: “Abbiamo da sempre accolto molte proposte del Comune perché raccolgono i desideri ed i bisogni dei nostri ragazzi – ha spiegato –. Anzi, spesso ce lo chiedono loro perché hanno bisogno di parlare, di confrontarsi e di farlo anche nel mondo al di fuori della scuola.”

“Le ricadute avute sono positivissime, e dal punto di vista didattico i ragazzi diventano attori, sono più attivi, partecipano con più entusiasmo e questo permetto loro un apprendimento migliore, oltre ad aiutarli ad esternare – ha chiuso la docente –. Si apre così un confronto tra di loro e si vive una maggiore inclusività”.

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