Inaugurata la nuova ciclabile di Aosta che unisce i quartieri

La ciclabile, con 15 km di nuove piste, unisce i diversi quartieri. Per gli amministratori del Comune migliora la vivibilità promuovendo uno stile di vita più sostenibile per i cittadini.
Inaugurazione della pista ciclabile di Aosta
Società

In occasione della Settimana Europea della Mobilità, Aosta ha inaugurato la sua nuova rete ciclabile, un progetto che segna un cambiamento significativo per la città e per la sua mobilità urbana. Con 15 km di nuove piste ciclabili, la rete unisce i diversi quartieri, migliorando la vivibilità e promuovendo uno stile di vita più sostenibile per i cittadini.

Il sindaco Gianni Nuti, durante il discorso inaugurale, ha sottolineato l’importanza del progetto per il tessuto urbano della città. “Questa è la rete che ricuce la città da est a ovest. È il cambiamento più incidente all’interno del tessuto urbano ed erano probabilmente molti anni che non si viveva un impatto così forte. Guardiamo all’orizzonte e immaginiamo la città di domani: una città in cui le periferie sono ricucite al centro, non solo per una maggiore bellezza e vivibilità, ma anche per una nuova mobilità.”

Nuti ha inoltre evidenziato come, se cinquant’anni fa molti cittadini si spostavano in bicicletta senza la necessità di piste ciclabili, oggi queste infrastrutture sono essenziali per garantire la sicurezza e ridurre l’inquinamento.

Un progetto di riqualificazione urbana

Il progetto della rete ciclabile si inserisce nel più ampio piano di modernizzazione della mobilità cittadina, una necessità dettata da uno schema viario ormai superato, risalente agli anni ’80. L’assessore all’ambiente, alla pianificazione territoriale e alla mobilità, Loris Sartore, ha spiegato come la rete ciclabile si integri perfettamente con il tessuto urbano. Vélo c’è, Aosta accorcia le distanze, è lo slogan che accompagna questo ambizioso progetto. Sartore ha sottolineato che la nuova rete non solo unisce le piste ciclabili già esistenti, ma collega i principali punti di interesse della città: scuole, luoghi di lavoro, negozi e monumenti, rendendo più facile, economico e sicuro spostarsi quotidianamente in bicicletta.

Uno degli obiettivi centrali è quello di allinearsi agli standard europei: molte città del continente hanno da anni reti ciclabili consolidate, che hanno incentivato lo sviluppo della mobilità sostenibile e ridotto il traffico urbano. Sartore ha inoltre evidenziato i benefici in termini di salute pubblica, con la riduzione delle emissioni inquinanti e l’aumento dell’attività fisica dei cittadini, fattori che contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria e a prevenire malattie legate alla vita sedentaria.

Un impatto concreto su sicurezza e qualità della vita

L’assessore ai lavori pubblici, Corrado Cometto, ha voluto mettere in luce l’accuratezza con cui è stato pianificato il tracciato della nuova rete ciclabile. Realizzato grazie al contributo di un team multidisciplinare di professionisti selezionati tramite gara europea, il progetto è stato concepito per integrarsi nel modo meno invasivo possibile con la struttura esistente della città. La sicurezza è stata una priorità, con l’aggiunta di velostazioni, box e archetti per il parcheggio delle biciclette, posizionati strategicamente per facilitare l’uso delle bici in città.

Cometto ha inoltre illustrato l’importanza del verde urbano nel progetto: sono stati piantati 139 alberi e 4.000 arbusti che, oltre a migliorare l’aspetto della città, contribuiscono alla sostenibilità ambientale. L’infrastruttura ciclabile è stata progettata per essere facilmente accessibile: ogni punto della città è collegato alla rete ciclabile in un raggio massimo di 250 metri, consentendo a tutti i cittadini di utilizzarla in sicurezza.

Verso una mobilità più sostenibile

Aosta, con la sua nuova rete ciclabile, si allinea alle città europee più avanzate in termini di mobilità sostenibile. La promozione dell’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani rappresenta un passo fondamentale per ridurre la congestione del traffico, abbattere le emissioni e migliorare la qualità della vita. Il progetto Vélo C’è dimostra come un’attenta pianificazione urbanistica e l’adozione di soluzioni innovative possano trasformare radicalmente il modo in cui i cittadini vivono e si spostano all’interno della città.

La speranza è che questa nuova infrastruttura rappresenti solo l’inizio di un percorso verso una mobilità sempre più sostenibile e a misura d’uomo, migliorando non solo la salute dei cittadini, ma anche l’ambiente e il tessuto sociale di Aosta.

 

A partire da sinistra: Silvio Landra, Barbara Biasia Gex, Daniela Marten Canavesio, Mathieu Brunod, Anna Grassis, Marco Rodoz

Un progetto controverso

Nonostante i numerosi vantaggi promossi dal nuovo progetto, la realizzazione della rete ciclabile è stata oggetto di grandi controversie. La città è stata divisa tra chi appoggiava con entusiasmo l’iniziativa, vedendola come un passo necessario verso una mobilità più sostenibile, evidenziando come essa rappresenti una necessaria modernizzazione, e chi invece la considerava superflua o dannosa per il traffico automobilistico.

Il dibattito ha animato le discussioni pubbliche dimostrando quanto sia delicato il tema della mobilità urbana e di come ogni cambiamento abbia un impatto significativo sulla vita quotidiana dei cittadini.

Un flash sulla sicurezza

Mathieu Brunod, istruttore e guida valdostana di mountain bike, ci spiega in questa rapida intervista le principali norme da seguire per spostarsi in sicurezza:

12 risposte

  1. La bicicletta è il mezzo di trasporto più civile che l’uomo conosca. Altre forme di trasporto crescono ogni giorno con forme da incubo. Solo la bicicletta rimane pura di cuore.
    (Iris Murdoch)

  2. Non si capisce perché abbiano eliminato i parcheggi in Via Torino per poi non farci passare la ciclabile che qui era prevista. Da una parte è meglio così, altrimenti ne avrebbero tolti altri, ma ora sarebbero utili, magari anche solo per lo scarico merci dei furgoni che servono Via Sant’Anselmo e sono costretti a parcheggiare in divieto di sosta in Via Pres Fosses

  3. La ciclabile è una gran cosa. La uso ogni giorno e mi manca (tanto!) il tratto su via Torino dove rischio regolarmente di essere travolto da chi esce dai parcheggi senza guardare.
    MENO AUTO IN AOSTA E PIU’ SPAZIO ALLE PERSONE: CI GUADAGNERANNO – ANCHE – I COMMERCIANTI

  4. Finalmente, era ora! Bravi! Ed è solo l inizio 😉
    “Dinosauro” chi è contro, la vélorution è travolgente.

    1. Ah ah ah ah, quindi oggi 23/09 immagino che sei in giro con la bici vero? Tanto i fatti sono quelli….in ciclabile non c’è nessuno…neppure quelli che scrivono evviva la ciclabile…e chi dice il contrario è un bugiardo perché basta andare in giro e contare…e se uno su 10000 usa la bici puoi stare tranquillo che il mondo non lo salva e soprattutto poteva andare in bici anche prima!

    1. Peccato che il flash mob nn e costato nulla mentre questa idiozia ha pesato e tanto anche sulle tasche dei cittadini !!!

      1. In compenso ci sono costate tutte le castronerie che si inventa quel genio di Salvini, quindi direi che perlomeno la pista ciclabile è innocua…

  5. Guardando le foto si nota subito il successo che ha avuto questa iniziativa…che è lo stesso successo che ha avuto la ciclabile…manco quelli in bici la usano. Da lunedì voglio vedere i tre soggetti arrivare a palazzo sempre in bici….come si dice serve il buon esempio…

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