Gli studenti delle scuole medie di Quart alle finali di Genova della First Lego League

Matilde Baldon, Alice Bordigoni, Mael Farinet, Roberta Gaetano, Mathieu Lambot, Elisa Magri, Marco Pera, Céline Ramires, Mathieu Rean e Emanuele Zoso andranno il 22 e 23 marzo a Genova a sfidare i coetanei di altre scuole italiane per tentare di portare in Valle il trofeo.
scuola media Quart - First Lego League
Scuola

Ci sarà anche una squadra valdostana delle scuole medie di Quart alle finali della First Lego League.
Gli “Unsinkables” ovvero Matilde Baldon, Alice Bordigoni, Mael Farinet, Roberta Gaetano, Mathieu Lambot, Elisa Magri, Marco Pera, Céline Ramires, Mathieu Rean e Emanuele Zoso andranno il 22 e 23 marzo a Genova a sfidare i coetanei di altre scuole italiane per tentare di portare in Valle il trofeo. Fra i finalisti anche gli studenti della CLRoboCity della provincia di Verona che lo scorso anno si sono piazzati al decimo posto nella finale mondiale di Houston.

I giovani studenti di Quart, accompagnati dai docenti Maurizio Garino e Joel Ponsetti, nella semifinale del 1° marzo di Rho si sono piazzati fra le migliori quattro nella prova di robotica, impressionando la giuria anche con la qualità del proprio progetto innovativo, dimostrando una profonda comprensione del tema della competizione e del territorio valdostano, proponendo una soluzione originale, complessa e tecnicamente avanzata per un problema ambientale concreto.

Oltre agli “Unsinkables”, l’Istituzione scolastica Mont Emilius 2 di Quart ha portato anche un’altra squadra, i “Submerged, il mondo sommerso”.

La First LEGO League ha l’obiettivo di stimolare l’interesse verso le materie STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica) attraverso un approccio pratico e divertente. Ogni anno, le squadre partecipanti sono chiamate ad affrontare una sfida a tema, che prevede la progettazione, la costruzione e la programmazione di un robot autonomo, in grado di completare una serie di missioni.

La FLL promuove anche la ricerca e l’innovazione, invitando i ragazzi a sviluppare un progetto scientifico per risolvere un problema legato al tema della sfida. Un’esperienza a 360 gradi, che permette di sviluppare competenze tecniche, ma anche capacità di lavoro di squadra, problem solving e comunicazione. La competizione ha coinvolto più di 300 squadre provenienti da diverse scuole di primo e secondo grado di tutta Italia.

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