“I numeri delle donne impegnate nel mondo del lavoro, ed in particolare della cooperazione, devono rappresentare un punto di partenza per permettere sempre più percorsi di indipendenza e di conciliazione tra vita personale e professionale”. Lo dice in una nota la Fédération des Cooperatives Valdôtaines in occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna.
“Per quanto riguarda la governance, il 26,43% dei componenti dei Consigli di Amministrazione ed il 30% dei Presidenti delle nostre cooperative sono ruoli ricoperti da donne”, illustra Davide Casola, Presidente di Fédération des Coopératives Valdôtaines. “Numeri che salgono sensibilmente nelle cooperative sociali, con il 62,04% dei componenti dei CdA e il 60,87% dei Presidenti, mentre il dato sotto la media arriva dal mondo delle cooperative agricole, con il 10,28% dei componenti dei CdA ed una sola Presidente, che rappresenta il 3,8%. All’interno della Fédération il 40% del CdA è composto da donne, mentre tra i dipendenti la componente femminile sale a quasi il 70%. Per quest’ultimo dato è fondamentale l’attenzione costante dedicata dalla governance interna al raggiungimento di un corretto equilibrio tra vita professionale e vita privata”.
Dal 2005 Confcooperative, la Confederazione nazionale a cui la Fédération aderisce, ha dato vita alla Commissione Dirigenti Cooperatrici, che lavora per promuovere la presenza femminile nei ruoli apicali nelle cooperative aderenti e negli organismi di rappresentanza politico-sindacali. Tra le 64 dirigenti cooperatrici a livello nazionale è presente Raffaella Roveyaz, membro del Consiglio di Amministrazione di Fédération des Coopératives e referente per la Valle d’Aosta della Commissione Dirigenti Cooperatrici.
“La cooperazione è un mondo molto ricco e variegato in cui la presenza femminile è estremamente attiva”, spiega Raffaella Roveyaz. “Nella Commissione ci focalizziamo su temi legati alla sensibilizzazione, alla violenza di genere, alla certificazione di genere. È un ambiente molto arricchente che offre una visione dell’imprenditoria al femminile a 360 gradi, un modo per confrontarsi con persone provenienti da tutta Italia e appartenenti a tantissimi ambiti, anche in campi poco presenti in Valle d’Aosta. L’obiettivo è quello di esportare anche qui da noi buone prassi su una serie di tematiche e sollecitare nuove culture rispetto al mondo femminile dell’imprenditoria”.