La neve non è mancata, così come alcune giornate di freddo, ma anche l’inverno 2024-2025 si conferma più caldo della norma. Lo indicano le rilevazioni del Centro funzionale della Regione Valle d’Aosta, in linea con i dati del programma europeo Copernicus.
A livello continentale, l’Europa ha registrato una temperatura media invernale superiore di 1,46°C rispetto alla media storica del trentennio 1991-2020. Anche la Valle d’Aosta segue la tendenza: a Saint-Christophe, la temperatura media dei tre mesi invernali è stata di 2,6°C, +0,7°C rispetto alla media climatica (1,9°C). In quota, l’anomalia è stata ancora più evidente: al Mont de La Saxe a Courmayeur (2110 m), l’aumento ha raggiunto +1°C.
Gli estremi termici dell’inverno sono stati registrati il 14 gennaio, con una minima di -7,7°C, e il 27 febbraio, giorno più caldo, con 16,6°C.
Sul fronte delle precipitazioni, pioggia e neve sono risultate inferiori alla media e distribuite in modo disomogeneo: circa 103 mm accumulati in media regionale, contro i 137 mm della media storica. Le piogge hanno interessato soprattutto la dorsale nord, mentre nel settore sud-orientale della regione i valori sono stati molto più contenuti.