Calamità 2025, disponibile la documentazione per presentare le domande di ristoro

Le domande potranno essere presentate esclusivamente on-line, su una piattaforma dedicata, che sarà attiva dall’ultima decade di agosto. Nel frattempo, può essere consultata la documentazione da predisporre.
Albero caduto sentiero smottamenti alluvione frane
Cronaca

Da oggi, venerdì 1° agosto, è disponibile la documentazione necessaria a presentare le istanze di indennizzo per i danni subiti dai privati e dalle attività economiche e produttive a seguito degli eventi calamitosi che si sono verificati sul territorio valdostano il 16 e 17 aprile scorsi.

Per agevolare le richieste, e facilitare la conoscenza della relativa regolamentazione, è possibile consultare una pagina web dedicata all’emergenza alluvionale dell’aprile 2025. Nella sezione “Richiesta di contributi” sono contenute le “Disposizioni applicative” che definiscono nel dettaglio la documentazione necessaria, i requisiti, le misure e i criteri per la determinazione e concessione delle prime misure di immediato sostegno e la ricognizione danni e richiesta di contri buto per i danni subiti da privati e attività.

I ristori sono previsti dalla normativa nazionale, ai sensi del decreto legislativo n. 1 del 2018 con risorse dello Stato, secondo quanto stabilito dall’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile n. 1155/2025 e contestualmente disciplinati dai contributi allocati ai sensi della legge regionale di protezione civile (l.r. 5/2001), destinati all’indennizzo dei danni subiti alle abitazioni e ai beni mobili per i privati, nonché al ripristino dei danni per favorire la ripresa delle attività produttive delle imprese.

La presentazione dell’istanza, valida per entrambe le misure di indennizzo, è prevista esclusivamente on-line mediante la compilazione di apposita modulistica digitale e accedendo alla piattaforma dedicata, tramite sistema di autenticazione – Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid), o con Carta Nazionale dei Servizi (CNS), oppure tramite Carta d’Identità Elettronica (CIE), attiva dall’ultima decade di agosto fino a tutto il 19 settembre prossimo.

In attesa della predisposizione della piattaforma dedicata, è consigliato da subito scaricare la modulistica prevista e predisposrre quanto richiesto nel dettaglio.

Impugnativa del Governo sulla legge post-alluvione: nel mirino la gestione autonoma dei fondi statali da parte della Regione

23 luglio 2025 – Ore 15.11, di Silvia Savoye

Palazzo Chigi - Foto governo.it
Palazzo Chigi – Foto governo.it

È la previsione contenuta all’articolo 1, comma 5, della legge regionale approvata nel maggio scorso dal Consiglio Valle ad aver spinto il Governo a impugnare il provvedimento davanti alla Corte costituzionale. Il comma, infatti, stabilisce che la Regione possa trattenere le eventuali risorse statali stanziate in caso di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, senza obbligo di riversamento ai Comuni destinatari dei trasferimenti.

Secondo l’esecutivo nazionale, questa disposizione si pone in contrasto con il Codice della protezione civile (decreto legislativo 1/2018), in particolare con gli articoli 7, 24, 25 e 27, che regolano in maniera centralizzata: la dichiarazione dello stato di emergenza (su richiesta o con intesa della Regione), l’assegnazione e la gestione dei fondi statali, le modalità attuative degli interventi tramite ordinanze e commissari delegati e il sistema di rendicontazione e controllo delle risorse.

La norma regionale violerebbe quindi l’articolo 117 della Costituzione, per interferenza con il sistema contabile dello Stato, incidendo su risorse iscritte nel bilancio statale e per violazione del principio di coordinamento della finanza pubblica, alterando l’assetto nazionale di gestione delle emergenze, fondato su un meccanismo di concertazione tra Stato e Regioni.

Il Governo contesta inoltre la mancata applicazione del principio di leale collaborazione, ritenendo che la Regione abbia agito in modo autonomo su fondi statali, senza rispettare le intese previste dal Codice della protezione civile in materia di interventi, destinatari e modalità di attuazione.

Commentando l’impugnativa il presidente della Regione Renzo Testolin sottolinea come: “il provvedimento dello Stato, dalle informazioni in nostro possesso ed in attesa della notifica formale dell’atto di impugnativa con le relative motivazioni, porterebbe a penalizzare di fatto la Regione per la celerità degli interventi emergenziali consistiti nell’anticipazione ai Comuni di risorse regionali necessarie a finanziare i primi lavori di ripristino post calamità”.

Testolin ricorda come analoga procedura era già stata prevista nella legge sui trasferimenti straordinari a sostegno degli investimenti degli enti locali colpiti dall’alluvione del 29 e 30 giugno 2024 non contestata dallo Stato.

Con la notifica formale del provvedimento e del puntuale esame delle motivazioni dell’impugnativa, la Regione valuterà la costituzione in giudizio.

Impugnativa del Governo sugli 8 milioni per i comuni colpiti dall’alluvione, Rassemblement: “Atto grave”

23 luglio 2025

Preoccupazione per l’impugnativa del Governo sulla legge che stanziava 8 milioni di euro a favore dei territori colpiti dall’alluvione del 16 e 17 aprile scorso, viene espressa in una nota da Rassemblement Valdôtain.

“Si tratta di un atto grave, le cui motivazioni restano da capire, ma che incide direttamente su uno dei fondamenti dell’ordinamento repubblicano: il sistema delle autonomie regionali sancito dall’articolo 117 della Costituzione – commentano i Consiglieri di RV -. Scelte di questo tipo rischiano di compromettere ulteriormente l’equilibrio tra Stato e Regioni, alimentando sfiducia istituzionale e incertezza operativa a scapito delle amministrazioni locali e delle comunità colpite.”

“Ancora una volta – aggiungono – si afferma una logica centralistica e burocratica, dimenticando che l’unità della Repubblica si regge sul riconoscimento e sul rispetto delle autonomie territoriali, essenziali per garantire coesione e solidarietà. L’impugnativa di una norma nata per dare risposte rapide e concrete ai territori impone una seria riflessione sul futuro dei rapporti tra lo Stato e le Regioni, in particolare quelle a Statuto speciale come la Valle d’Aosta.”

Già nei giorni immediatamente successivi all’evento calamitoso, Rassemblement Valdôtain aveva sollecitato il Governo regionale ad attivarsi con ogni strumento utile, richiamando l’applicazione della legge regionale n. 5 del 2001 che disciplina l’organizzazione delle attività regionali di protezione civile.

“Oggi, più che mai, ci chiediamo perché il Governo regionale non abbia costruito una strategia di intervento autonoma, coerente con il nostro ordinamento speciale e fondata sull’iniziativa regionale, pur riconoscendo che la legge impugnata rappresentava una risposta concreta e tempestiva all’emergenza e per questo ne abbiamo sostenuto l’approvazione – evidenziano i Consiglieri -. Per noi, la leale collaborazione tra i livelli istituzionali non è un principio astratto e a senso unico, ma una condizione imprescindibile, a maggior ragione nei momenti di emergenza.”

 

Il Governo impugna la legge regionale che stanzia 8 milioni per i comuni colpiti dall’alluvione di aprile

22 luglio

Sui trasferimenti straordinari e urgenti a sostegno dei Comuni colpiti dall’alluvione del 16 e 17 aprile 2025 arriva l’impugnativa del Governo nazionale. Il Consiglio  dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato oggi, martedì 22 aprile, in tal senso perché, come spiega una nota, “talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di sistema contabile dello stato, coordinamento della finanza pubblica e protezione civile, violano l’articolo 117, secondo comma, lettera e), e terzo comma della Costituzione. 

Approvato nel maggio scorso il disegno di legge stanzia 8 milioni di euro di cui 3,3 milioni destinati a Fontainemore, Montjovet, Quart, Doues, e 4,7 milioni per finanziare interventi nei restanti Comuni della Regione colpiti dall’alluvione.

Via libera dal Consiglio Valle ai primi 8 milioni ai comuni colpiti dall’alluvione di aprile

21 maggio 2025

E’ arrivato all’unanimità il via libera da parte del Consiglio Valle al primo trasferimento straordinario ai comuni a sostegno dei danni subiti nell’alluvione del 16 e 17 aprile 2025.

Il disegno di legge stanzia 8 milioni di euro di cui 3,3 milioni destinati a Fontainemore, Montjovet, Quart, Doues, e 4,7 milioni per finanziare interventi nei restanti Comuni della Regione colpiti dall’alluvione.

Questo primo stanziamento di risorse arriva in attesa dell’esame della richiesta a livello nazionale di attivazione dello uno stato di emergenza. Durante la discussione in aula il Presidente della Regione ha annunciato, inoltre, come ulteriori interventi saranno probabilmente inseriti nel prossimo assestamento di bilancio, in fase di stesura.

Otto milioni ai comuni alluvionati: parere unanime del Cpel alla proposta della Regione

13 maggio 2025 di Martina Praz

Parere favorevole all’unanimità da parte dei sindaci valdostani al disegno di legge regionale che dispone 8 milioni di euro per i comuni colpiti dall’alluvione del 16 e 17 aprile scorsi. Il provvedimento – che assegna 1,5 milioni di euro a Fontainemore, 900 mila euro a Montjovet, 700 mila euro a Quart e 550 mila euro a Doues – è stato esaminato oggi dall’assemblea del Consiglio permanente degli enti locali. I restanti 4,7 milioni di euro saranno destinati agli altri comuni colpiti dall’evento.

“L’individuazione avverrà con una delibera di giunta regionale da concordare con gli enti locali – spiega il presidente del Cpel e sindaco di Hône Alex Micheletto -. Cercheremo di capire in che misura saranno previsti gli investimenti”. Inoltre, il Cpel chiederà una proroga alla Protezione civile per permettere ai comuni di integrare le segnalazioni già inviate con gli eventuali danni alle strade poderali, ai sentieri o agli alpeggi ad alta quota situati in luoghi che al momento non sono ancora accessibili.

“Ringrazio per la tempestività con cui è stato fatto questo atto amministrativo – dice Speranza Girod, sindaca di Fontainemore, il comune più colpito -. Per i piccoli comuni, che non hanno bilanci di chissà quali cifre, è importante riuscire ad avere disponibilità finanziaria immediata per queste somme urgenze. Questa è l’occasione per essere contenti di far parte di una regione come questa in cui, quando ci sono queste difficoltà, si interviene rapidamente. Sicuramente i colleghi del vicino Piemonte non hanno questa possibilità”.

Anche il sindaco di Quart, Fabrizio Bertholin, si associa ai ringraziamenti definendo il provvedimento “una bella boccata d’ossigeno” per ripristinare il territorio

Dalla Regione i primi 8 milioni di euro ai comuni per l’alluvione del 16 e 17 aprile

8 maggio di Silvia Savoye

Arrivano da Piazza Deffeyes le prime risorse ai comuni per far fronte ai danni dell’ultima alluvione del 16 e 17 aprile scorso. La Giunta regionale ha approvato oggi, giovedì 8 maggio, un disegno di legge che stanzia 8 milioni di euro, di cui 1 milione e 150 mila euro per Fontainemore, 900mila euro per Montjovet, 700mila per Quart e 550mila euro per Doues.
I restanti 4,7 milioni saranno invece ripartiti fra gli altri comuni colpiti dall’evento. L’elenco degli interventi ammissibili, i criteri e le modalità per il trasferimento e per la rendicontazione saranno stabiliti con successiva delibera di Giunta regionale.

Le risorse saranno trasferite, previa richiesta dei comuni al Dipartimento protezione civile e vigili del fuoco, con contestuale trasmissione dei verbali di somma urgenza per l’attivazione degli interventi stessi e delle allegate perizie estimative oppure dei provvedimenti di attivazione dei servizi emergenziali.
I fondi potranno essere anticipati fino al 90% su richiesta del Comune e liquidati dopo la rendicontazione.

Il 17 aprile scorso un decreto del Presidente della Regione ha dichiarato lo stato di calamità naturale su tutto il territorio della Regione, mentre il 30 aprile scorso la Regione ha chiesto a Roma la decretazione dello Stato di emergenza, documentando danni, parziali, per 34,5 milioni di euro. Per i primi interventi emergenziali e di somma urgenza – circa 200 interventi in 52 Comuni – la Regione stimava spese per 15,6 milioni di euro.

Il finanziamento complessivo di 8 milioni di euro per il 2025 è coperto con 1,8 milioni dal fondo in gestione speciale presso Finaosta e con 6,2 milioni da spese di investimento già iscritte nel bilancio regionale.

Il disegno di legge andrà ora all’esame della competente commissione consiliare.

2 risposte

  1. È la stessa storia che si ripete ogni giorno a Gaza.
    Come entra un convoglio di aiuti alimentari, qualcuno sale sul carro, armato di fucile, come a far credere che siano stati loro a conquistare il camion carico di viveri e corrono verso la gente affamata in veste di salvatori.
    Miserabili.
    Ognuno si collochi dalla parte che più lo rappresenta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte