Un intervento complesso – eseguito con successo –, per correggere una malformazione intestinale congenita. Ad attuarlo, l’équipe della Chirurgia generale dell’ospedale “Parini” di Aosta composta dal dottor Paolo Millo, che l’ha diretta, assieme ai dottori Mario Nardi e Riccardo Lorusso, e alle dottoresse Elisa Ponte e Ilaria Neri.
Il tutto – spiega una nota Usl –, con la “fondamentale la collaborazione con un esperto di livello nazionale, il professor Girolamo Mattioli, direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’ospedale Gaslini di Genova, specialista nelle malformazioni infantili”.
Il paziente, quarantenne, è stato ricoverato in Chirurgia per un quadro di appendicite acuta. “L’intervento ha però messo in evidenza un’anatomia alterata – scrive l’Azienda –. Gli specialisti si sono trovati di fronte a una patologia congenita rara: una malrotazione intestinale completa, una condizione che, se non riconosciuta tempestivamente, può risultare fatale a causa di una possibile ‘strozzatura’ che impedisce al sangue di raggiungere l’organo”.
Considerata la mancanza di casistica nell’adulto, dopo una serie di consulti con chirurghi esperti del Piemonte, si è deciso di coinvolgere un esperto del settore, Mattioli, arrivato ad Aosta per affiancare l’équipe del “Parini” nell’intervento di correzione della malformazione intestinale.
“Questo è un esempio di sinergia tra enti che dimostra come la sanità valdostana sia efficace nel creare meccanismi di rete che consentono di gestire in sicurezza le condizioni anche più complesse – spiega il dottor Millo –. Grazie alla rete di conoscenze che sempre devono imperniare il nostro lavoro quotidiano, la collaborazione di un chirurgo pediatrico esperto in malformazioni è stata decisiva per la risoluzione della patologia in atto. Ringrazio quindi il professor Mattioli per la sua disponibilità e per quello che ci ha insegnato”.
“Queste patologie sono di appannaggio quasi esclusivamente pediatrico e, quando riscontrate nell’adulto, possono portare a gravi complicanze o addirittura al decesso se non riconosciute in tempo – ha detto invece Mattioli –. La malrotazione intestinale è un’anomalia congenita dello sviluppo intestinale che si verifica quando l’intestino non ruota correttamente durante la fase embrionale, causando anomalie nella sua posizione e fissazione. Questa condizione è più comune nei bambini, ma quando si manifesta in età adulta può determinare complicanze gravi, tra cui ostruzioni intestinali acute e ischemia intestinale, rendendo necessario un intervento chirurgico tempestivo per la correzione dell’anomalia”.
Il decorso post-operatorio – dice l’Usl – è stato favorevole e il paziente è stato dimesso a domicilio con una stomia temporanea e sottoposto, nei mesi successivi, a ricanalizzazione con ritorno alla normalità.