Laboratori, esperienze e attività educative legate al cibo sano, al benessere e allo sport. Tutto questo ha caratterizzato la mensa e la pausa pranzo nelle scuole di Charvensod, anche nell’anno scolastico 2024/5, grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale, l’Istituzione scolastica Mont-Emilius 3 e la cooperativa sociale Noi e gli altri.
Il laboratorio di rugby, condotto in collaborazione con gli allenatori dello Stade Valdôtain Rugby, ha permesso a bambini e bambine di avvicinarsi a uno sport di squadra ricco di valenze educative, come il rispetto delle regole e dell’avversario, il gioco di squadra, l’altruismo e la gestione delle sconfitte. L’attività si è inserita in un più ampio percorso ludico-motorio che, durante tutto l’anno scolastico, ha incluso anche le miniolimpiadi, passeggiate all’aperto nell’ambito del progetto “Un miglio al giorno”, giochi di gruppo e laboratori di espressione corporea.

Successo anche per la tradizionale “Foire des Napperons – la fiera delle tovagliette”, durante la quale, nel mese di maggio, i piccoli alunni e alunne hanno realizzato delle tovagliette disegnate a tema sana alimentazione. Le creazioni sono state valutate da una giuria composta da genitori, rappresentanti dell’Amministrazione comunale e referenti della Cooperativa Noi e gli Altri.
Protagoniste dell’anno sono state, ancora una volta, le VitAmiche, mascotte che hanno accompagnato i bambini alla scoperta del mondo delle vitamine attraverso menù speciali e laboratori curati dalla dietista Alice Brillo. Gli incontri hanno toccato temi fondamentali come l’educazione alimentare, il concetto di “piatto sano”, l’educazione al gusto e al comportamento a tavola, valorizzando il coinvolgimento attivo dei bambini nel rapporto con il cibo.

“Per noi come amministrazione comunale è importante impegnarci per una scuola che non si esaurisca tra le mura delle aule, ma che si estenda a ogni momento della giornata, mensa compresa, come occasione di crescita personale, benessere e relazione. – spiega l’assessora alle Politiche sociali, Istruzione e Salute, Francesca Lucianaz – I bambini sono felici di fare queste attività e lo fanno sempre con grande entusiasmo. La Foire des Napperons, in particolare, è molto sentita: alcuni ci lavorano per giorni, anche a casa”.
“Crediamo che la refezione scolastica debba offrire ai bambini un’esperienza ricreativa e un momento di pausa, divertimento e libertà durante la giornata scolastica. – dice Noella Semeria, responsabile Area Food e Vicepresidente della Cooperativa Noi e gli Altri – L’esperienza della refezione deve essere serena e accessibile per tutti i bambini e le bambine e deve offrire opportunità di gioco autonomo e strutturato all’aria aperta improntato all’esplorazione e alla scoperta. E la refezione scolastica di Charvensod ne è stato un valido esempio”.
