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“L’amore non è violenza”, Ermal Meta a Challand-Saint-Victor

Con "Ragazza Paradiso" il cantautore ha dato il via al concerto, secondo appuntamento della rassegna Musicastelle. Un viaggio musicale tra successi e brani più recenti, tratti dall'album "Buona Fortuna".
Cultura

Ricci spettinati dal vento, un paio di occhiali da sole e una chitarra tra le mani. Ermal Meta è tornato in Valle d’Aosta. Sabato 21 giugno, il cantautore si è esibito a Challand-Saint-Victor per il secondo appuntamento della rassegna Musicastelle.

Indossava una camicia bianca che lasciava intravedere il tatuaggio disegnato sul petto dell’artista. Una balena su cui riposa una bambina. Un’incisione familiare per chi segue Ermal Meta e sa che quell’immagine si ritrova sulla copertina di Buona Fortuna. Ultimo album pubblicato dal cantautore nel maggio 2024 e dedicato alla figlia Fortuna Marie, nata – ormai un anno fa – lo scorso giugno.

Ermal Meta a Musicastelle Foto Alice Dufour
Ermal Meta a Musicastelle Foto Alice Dufour

Per dare il via al concerto, Ermal Meta ha scelto due grandi successi: Ragazza Paradiso e Piccola Anima, entrambi estratti dall’album Vietato Morire (2017).
L’esibizione, in programma alle ore 15, è iniziata con un ritardo di circa quarantacinque minuti. Il cantante, in viaggio dalla Puglia, è rimasto bloccato sulla Bretella Ivrea-Santhià a causa di un incidente stradale. Al suo arrivo, il pubblico – tra le 1500 e le 2000 persone – si è fatto trovare pronto per accoglierlo con un grande applauso.

Solo trenta minuti di camminata su strada asfaltata separavano l’area di sosta, in località Champian, dalla location del concerto. A metà strada, un cartello riportava la citazione, tratta dal brano Piccola Anima, “camminare fa passare ogni tristezza, ti va di passeggiare insieme?”. Il punto di arrivo era un immenso prato nei pressi della Torre di Bonod, a 744 metri d’altezza.

Una scaletta di oltre quindici pezzi combinava successi e brani più recenti. Tra questi, Mediterraneo, Ironica e Il Campione, tratti da Buona Fortuna. In sequenza anche Stelle delle notti lunghe, ispirata a un canto partigiano albanese. Un richiamo alle origini del cantautore, nato in Albania nel 1981 poi arrivato in Italia all’età di tredici anni.

Spazio alle canzoni d’amore con A parte te (Umano, 2016). “Sempre sarai nella tasca destra in alto, in un sorriso inaspettato”. Altri due brani molto conosciuti sono stati Vietato Morire (2017) e Dall’alba al tramonto (Non abbiamo armi, 2018 ). Con Vietato morire – canzone con cui Ermal Meta si è classificato al terzo posto del Festival di Sanremo 2017 e ha vinto il Premio della Critica “Mia Martini”-, l’artista ha ricordato che “l’amore non è violenza”: “ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai”. Poi ha posato la chitarra e si è sistemato al pianoforte per l’esecuzione di Un milione di cose da dirti (Tribù urbana, 2021).

Quella di Challand-Saint-Victor era la terza data del tour estivo del cantautore. La tournée è partita dal Teatro antico di Butrinto in Albania, suo paese d’origine, e si concluderà al Teatro romano di Verona il 7 settembre. Ermal Meta scrive canzoni e, da qualche anno, anche libri. Due finora: Domani e per sempre (La nave di Teseo, 2022), suo esordio letterario, e Le camelie invernali (La nave di Teseo, 2025). Tra un concerto e l’altro, Ermal Meta trova il tempo di presentare, in giro per l’Italia, l’ultimo romanzo perché “le camelie invernali fioriscono anche in estate”.

Il cantante era già stato in Valle. Ad Antey-Saint-André per l’edizione 2017 di Musicastelle, ad Ayas per Aosta Classica nel 2021 e, infine, a Saint-Vincent nel 2022. Ieri pomeriggio, a Challand-Saint-Victor, è stato accompagnato da un terzetto d’archi (violino, viola e violoncello) e dal pianista Davide Antonio Pio. Prima di andare via, al termine dell’esibizione, Ermal Meta è sceso dal palco, tra la gente, e si è concesso ai fan – una buona mezz’ora – per scattare foto ricordo.

Il prossimo appuntamento con Musicastelle, la rassegna estiva di concerti open air organizzata dall’Office Régional du Tourisme, è a Quart, sabato 28 giugno con Stefano Bollani e Trilok Gurtu.

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