Il Giudice del lavoro ha condannato la Regione a pagare 35mila euro ad un’insegnante precaria

A comunicarlo la Cisl Scuola VdA. La sentenza del 26 giugno condanna la Regione a corrispondere oltre 35mila euro ad una precaria storica della scuola valdostana come risarcimento del danno per illegittima reiterazione dei contratti a termine e di differenze retributive.
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Lavoro

La Regione è stata condannata a corrispondere oltre 35mila euro ad una precaria storica della scuola valdostana a titolo di risarcimento del danno per illegittima reiterazione dei contratti a termine e di differenze retributive.

A renderlo noto è la Cisl Scuola Valle d’Aosta, che comunica le due sentenze pronunciate il 26 giugno dal giudice del Lavoro di Aosta, Luca Fadda, che ha nuovamente accolto i ricorsi patrocinati dal sindacato e depositati dalle legali Veronica Contoz e Nadine Cunéaz.

Con la prima sentenza, dice la Cisl Scuola, “è stata stigmatizzata, ancora una volta, la prassi dell’abuso dei contratti a tempo determinato nel mondo scolastico che, malgrado gli ormai più che numerosi moniti europei, continua a condannare i lavoratori ad interminabili periodi di precariato nei quali essi si vedono ingiustamente privati di tutta una serie di benefici che competono, invece, ai loro colleghi di ruolo, primo tra tutti il diritto ai cosiddetti “scatti di anzianità”.

La seconda sentenza ha invece decretato, nuovamente, come il cosiddetto Bonus 500, destinato alla formazione, debba essere riconosciuto non solo ai docenti, ma anche agli educatori del Convitto Chabod, “i quali – aggiunge il sindacato -, inclusi a pieno titolo nell’ambito della comunità educante, sono annualmente chiamati, al pari degli insegnanti, ad assolvere obblighi di formazione ed aggiornamento”.

“Quello dei ricorsi è uno dei temi più delicati della politica sindacale – commenta la segretaria generale Alessia Démé –. Noi di Cisl Scuola, notoriamente, riteniamo che l’azione legale rappresenti l’extrema ratio. Vi sono però ipotesi nelle quali essa si rivela indispensabile per garantire i diritti di cui i lavoratori sono titolari. Basta pensare al Bonus Docenti: è proprio grazie ai ricorsi patrocinati dalle organizzazioni sindacali (Cisl Scuola in primis) che il bonus è stato esteso e strutturalmente riconosciuto ai docenti precari e, speriamo ben presto, anche agli educatori”.

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