Generazione Italia: “inaccettabile la critica di Lattanzi a Fini”

Il circolo valdostano di Generazione Italia punta il dito sulla critica che il capogruppo del Pdl Massimo Lattanzi ha fatto in aula di Consiglio regionale alla presenza del presidente della Camera in occasione della sua visita ad Aosta.
Massimo Lattanzi
Politica

E’ inaccettabile per Giancarlo Borluzzi, responsabile culturale del Circolo Territoriale della Valle d’Aosta di Generazione Italia, la critica che il consiglire regionale del Pdl Massimo Lattanzi ha rivolto all’onorevole Gianfranco Fini in occasione della visita al Consiglio regionale di sabato 10 ottobre.

Critica imperniata sul fatto che il Presidente della Camera si sarebbe allontanato dal PdL che ha cofondato per creare un’altra forza – scrive Borluzzi –  in realtà Fini deve edificare una nuova casa politica per chi si riconosce nelle sue idee a causa di un’espulsione voluta da chi è allergico alle regole democratiche e subordina la politica alla sua persona”. “Se Lattanzi credesse nei valori liberali – continua Borluzzi – non esalterebbe il lager che ha creato in Valle d’Aosta, ma lui stesso ne uscirebbe unendosi a quanti operano per un nuovo contenitore che coincida con quel Popolo della Libertà che non è mai realmente esistito”.

Borluzzi, nel proprio stile netto e senza sotterfugi, evidenzia ancora “C’è più democrazia in Cina che nel Popolo della Libertà, nazionale o valdostano che sia. Lo dimostrano la sostanziale espulsione di Gianfranco Fini dal Popolo della Libertà per non aver sposato un’obbedienza “cieca, pronta e assoluta” verso la linea di Silvio Berlusconi, così come nel piccolo valdostano l’imporre la sottoscrizione di documenti che obbligano a mai dissentire e il confezionare un coordinamento regionale ad usum delphini che ratifichi acriticamente quanto altrove deciso da due persone, Massimo Lattanzi e Alberto Zucchi, che hanno subordinato i valori liberali ai loro obiettivi personali”.

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